VIGLIUS ab Aytta (latinizzazione di Wigle Van Aytta)
Adriano H. Luijdjens
Giurista e uomo di stato olandese. Nacque il 19 ottobre 1507 nella state Barrahuys presso Wirdum in Frisia, morì il 18 maggio [...] giuridica olandese. Di lui esistono molti e ottimi ritratti, tra cui uno bellissimo a Firenze (Uffizî), noto come "il riformatore Zwingli" e attribuito a Holbein, mentre si dovrebbe attribuire ad Antonio Moro o piuttosto a Willem Key.
Bibl.: S. A ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] forza e frequenza.
Notevole importanza ebbe l’innografia nella Riforma protestante i cui capi (specialmente Lutero, ma anche Zwingli e Calvino) furono tutti autori di inni. Tale innografia, largamente coltivata in Germania, nei Paesi Bassi, nei paesi ...
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TURGOVIA (ted. Thurgau; A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
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Cantone della Svizzera di NE. Confina a SE. e a S. con il cantone di San Gallo, a O. con quello di Zurigo, a NO. con quello di Sciaffusa; [...] di Basilea. Nel 1528-29, sotto la pressione del cantone di Zurigo, si diffusero in Turgovia le dottrine religiose di Zwingli e sembravano prevalere nettamente sull'antica fede nel 1530, allorché vi venne balivo Filippo Brunner di Glaris; ma l'anno ...
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ROMANO, Lorenzo
Luca Addante
– Siciliano, a quanto pare di Messina (Scaramella, 1995, p. 94), se ne ignora la data di nascita.
Analoga incertezza avvolge tutta la sua vita, essendo rarissime le fonti [...] del movimento valdesiano chiamata dei «sacramentari» (non a caso animata, fra gli altri, da Bernaudo e Alois): quanti consideravano, come Uldreich Zwingli, l’eucaristia un simbolo e non il corpo di Gesù.
Fra il 1550 e il 1551 si aprì un’inchiesta su ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] , secondo Lutero, del rapporto tra Dio e l’uomo (Il servo arbitrio, 1525); il riformatore svizzero Huldreich Zwingli e la sua interpretazione simbolica della Cena del Signore o Eucaristia (Confessione sulla Cena, 1528); gli «epicurei» (come ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] della mistica cristiana ed ebraica. Vastissima la fortuna di P. in Italia e in Europa: da Bruno a Vico, da Reuchlin e Zwingli ai platonici di Cambridge. La sua memoria e la sua prodigiosa dottrina sono rimaste proverbiali: è un P. della Mirandola!. ...
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MAJORANO, Niccolò
Massimo Ceresa
Nacque a Melpignano, presso Otranto, intorno al 1491-92 da famiglia nobile originaria di Reggio Calabria.
È probabile che abbia appreso presto la lingua greca seguendo [...] il traduttore latino fosse un noto esponente dell'evangelismo, educato nella casa di Heinrich Bullinger e marito di Regula Zwingli, figlia del riformatore, oltre che futuro capo della Chiesa riformata zurighese. La traduzione italiana dell'opera, di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Riforma lascia un segno profondo nella vita musicale tedesca, non solo per quanto riguarda [...] di Lutero, più liberale nonché più profonda e complessa nei confronti della musica di quella di riformatori come Calvino e Zwingli, lascia aperta la strada allo sviluppo fecondo di un’arte musicale che non si inaridisce nelle angustie del radicalismo ...
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ROSELLO, Lucio Paolo
Andrea Del Col
– Nacque a Padova da una nobile famiglia di giureconsulti di origine aretina.
Le notizie iniziali sulla sua vita sono carenti: divenne prete nel 1522 e si addottorò [...] , Brentz, Osiander, Urbanus Rhegius, Johann Spangenberg, ma in numero leggermente superiore sono i riformati, ossia Ecolampadio, Zwingli, Butzer, Calvino e un gruppo di strasburghesi: Otto Brunfels, Anton Corvinus e Willich Jodocus. L’ultimo terzo ...
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GAROLLO, Gottardo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Levico, nel Trentino, il 20 genn. 1850 da Antonio, armaiolo, e da Teresa Perina.
Svolti i primi corsi elementari nel paese natale, passò [...] individuale più spiccata, con qualche opportuna indicazione bibliografica". Si tratta di due maneggevolissimi volumi (Aa-Haydn e Haydon-Zwingli) per complessive 50.000 voci, il cui massimo pregio è costituito, in genere, dall'esattezza delle date, di ...
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zuingliano
żuinġliano (o żwinġliano) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al riformatore religioso svizzero Huldreich Zwingli (in forma italianizzata Ulrico Zuinglio, 1484-1531) e alle sue dottrine (v. zuinglismo); seguace di Zwingli e dello zwinglismo.