GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] ; in questa, grazie a licenze concessegli da Clemente VII e Paolo III, si potevano trovare opere di Lutero, Melantone, Zwingli. Nondimeno, a un'esplicita richiesta circa le opinioni del G. in materia di fede (durante il processo inquisitoriale del ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] incontrano le posizioni, per taluni aspetti diverse, dei grandi esponenti della dottrina protestante, Lutero, Calvino e Zwingli. La formazione degli Stati nazionali produce sulla visione della g. effetti assai più importanti e significativi. Diviene ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] la presenza a Napoli del canonico lateranense P.M. Vermigli, poi esule religionis causa: questi aveva con sé scritti di Erasmo, Zwingli e Butzer, predicava con successo e si incontrava per letture bibliche con Valdés e il F., che anzi lo aveva ...
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FILONARDI, Ennio
Rotraud Becker
Nacque nel 1466 nel borgo di Bauco (oggi Boville Ernica, prov. Frosinone).
Nel 1484, sotto Sisto IV, entrò nella Curia romana. Solo sotto Alessandro VI fu nominato vescovo [...] ma le trattative erano già concluse ed egli non si mosse. Il F. sperava che Zurigo dopo la morte di U. Zwingli sarebbe ritornata in seno alla Chiesa di Roma, per cui riprese la corrispondenza intorno alla vecchia questione delle paghe dei soldati. Da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La modernità segna una vera irruzione dell’utopia nella storia: l’utopia, il progetto [...] di fede, sì che il battesimo sia per lui come un voto, un patto, si forma a Zurigo, nella cerchia di Zwingli, nel 1524). Si sviluppa in una molteplicità di esperienze, di correnti e gruppi (tra cui l’eccentrico regno di Münster, esperienza anomala ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Baroffio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre con le persecuzioni e il rogo di Jan Hus – coraggioso fautore [...] che, uscito dall’ordine benedettino, lascia l’Italia per abbracciare il credo riformato (si riconosce soprattutto nelle posizioni di Zwingli) e cambia il proprio cognome in Negri; la sua opera più nota è la tragedia Libero arbitrio, palesemente ...
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GIUSTINIANI, Agostino
Aurelio Cevolotto
Nacque nel 1470 a Genova da Paolo Giustiniani Banca e Bartolomea Giustiniani Longo, e venne battezzato con il nome di Pantaleone. Già il nonno paterno, Andreolo, [...] dell'Ordine dei predicatori, a cura di R.A. Vigna, in Atti della Soc. ligure di storia patria, XX (1888), p. 73; H. Zwingli, Sämtliche Werke, a cura di E. Egli - G. Fischer - W. Koeheler, VII, Leipzig 1911, pp. 124 s.; Opus epistolarum D. Erasmi ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] poco gradito a Lutero, che contava sull'appoggio di principi come Filippo d'Assia. Favoriva invece questo movimento democratico lo Zwingli; e di quel periodo è appunto la polemica tra i due riformatori, il tedesco e lo svizzero, sulla presenza reale ...
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PENITENZA
Raffaele Pettazzoni
. Storia delle religioni. - La penitenza è correlativa al peccato. Col peccato è turbato un ordine di cose che con la penitenza vuol essere ricomposto. Quest'ordine di [...] reintrodurre la confessione auricolare si è avuto nel sec. XIX. Gli altri riformatori, invece, specie Calvino e Zwingli, si mantennero molto più risolutamente di Lutero fedeli al principio antisacramentale che è alla base della rivoluzione religiosa ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] .
Clemente VII chiese più volte al D. pareri di carattere teologico. La sua critica alla dottrina eucaristica di Zwingli - De erroribus contingentibus in Eucharistiae sacramento (1525) - fu scritta come istruzione per il nunzio. Chiamato a dare un ...
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zuingliano
żuinġliano (o żwinġliano) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al riformatore religioso svizzero Huldreich Zwingli (in forma italianizzata Ulrico Zuinglio, 1484-1531) e alle sue dottrine (v. zuinglismo); seguace di Zwingli e dello zwinglismo.