CUMBERLAND, Richard
Filosofo inglese, nato a Londra il 15 luglio 1631 e ivi morto il 9 ottobre 1718. Vescovo di Peterborough, combatté nella sua opera filosofica (De legibus naturae, Londra 1672; più volte ristampata e tradotta) le dottrine del Hobbes, stimandole esiziali per la morale e per la religione. All'"egoismo" hobbesiano egli sostituiva la "benevolenza", ponendola a base dell'azione morale, supremo termine della quale era sempre il maggior bene possibile dell'umanità. Il C. iniziava così, con tale tentativo di unificare l'interesse dell'individuo con quello dell'universale, la tradizione speculativa dell'utilitarismo inglese.
Bibl.: F. E. Spaulding, R. C. als Begründer d. engl. Ethik, Lipsia 1894; E. Abbee, The eth. system of R. C., in Philos. Review, IV (1895); Sharp, The eth. syst. of R. C. and its place in the hist. of Brit. ethics, in Mind, 1912.