BYRD, Richard Evelyn (VIII, p. 187)
Ammiraglio ed esploratore americano, morto a Boston il 12 marzo 1957. Partendo dalla base "Little America", da lui fondata, il 29 novembre 1929 sorvolò il Polo Sud. Nel corso d'un altro volo (5 dicembre dello stesso anno) scoprì, in prosecuzione della Terra del Re Edoardo VII, un esteso altopiano a E del meridiano 150°, che battezzò Terra Maria Byrd. Nel 1933-34 fece ritorno nell'Antartide trascorrendo lunghi mesi nella Advance Base a S della stazione di Little America, per compiere osservazioni scientifiche. Nel 1939 condusse una terza spedizione nell'Antartide, ìnterrotta in seguito alla crisi politica mondiale. Nel corso di essa ha potuto fissare la posizione e l'andamento della Terra di Ruppert e della Terra di Ellsworth, tra le meno note dell'Antartide; una quarta spedizione fu da lui comandata negli anni 1946-47; essa disponeva di 13 navi, un cacciatorpediniere ed un sottomarino ed era attrezzata coi più moderni apparecchi per lo studio della meteorologia, dell'oceanografia e del magnetismo terrestre; nel corso di essa effettuò, partendo da una portaerei, il primo atterraggio nell'Antartide. La grandiosa spedizione (cfr. la relazione dello stesso B., in National Geographic Magazine, Washington, ottobre 1947) scoprì montagne alte oltre 6000 m (Monti del Comitato esecutivo, nella Terra di Maria Byrd) e inoltre anche un'ampia "oasi" interna libera da ghiacci. L'importanza politica di queste spedizioni deriva dal fatto che viene considerato come statunitense il territorio antartico esplorato da Byrd. Ancora sotto la sua direzione (1955-marzo 1957) si svolse la grandiosa spedizione americana che provvide all'installazione, in varie località dell'Antartide, delle basi logistiche e scientifiche per le osservazioni durante l'Anno Geofisico Internaz. 1957-58.
Bibl.: R. A. I. English, Preliminary account of the United States Antarctic Expedition 1939-41, in Geographical Review, New York, luglio 1941; A. C. McKinley, Mapping the Antarctic from the Air, in National Geographic Magazine, Washington, ott. 1952; S. Zavatti, in Rivista Marittima, giugno 1957, pp. 498-509.