Economista inglese (Londra 1905 - Cambridge 1989); prof. all'univ. di Cambridge dal 1951 al 1972, è noto per gli importanti contributi dati allo sviluppo della scienza economica attraverso l'analisi della concorrenza imperfetta, l'elaborazione del concetto di moltiplicatore e l'apporto di suggerimenti e critiche costruttive all'opera di J. M. Keynes, da quest'ultimo apertamente riconosciuto nella sua General theory. Particolarmente importanti i saggi: The relation of home investment to unemployment (1931); Some notes on ideal output (1935); The classical stationary state (1943); The European payments union (1950); The problem of rising prices (1961); The making of Keynes' general theory (1984); e quelli raccolti in Selected essays on employment and growth (1973).