FOX, Richard
Lord custode del sigillo privato di Enrico VII e di Enrico VIII d'Inghilterra, nato nel 1448 (?) a Ropesley nel Lincolnshire da modesta famiglia. Incontrò a Parigi Enrico di Richmond (Enrico VII) e ne divenne uomo di fiducia, rappresentando i suoi interessi alla corte di Francia. Dopo la battaglia di Bosworth (1485) Enrico VII chiamò F. e il suo amico Morton nel suo consiglio. F. divenne Lord Privy Seal e, dopo, vescovo di Exeter (1487), di Bath e di Wells (1492). Non amministrava personalmente i primi due vescovadi, ma era interamente dedito agli affari di stato, sostenendo una politica di economie all'interno e di pace all'estero. La sua capacità diplomatica è attestata dal trattato di Étaples con la Francia (novembre 1492), e dall'accordo commerciale con l'arciduca Filippo (1496). Nel 1494 divenne vescovo di Durham e si stabilì nella diocesi, tenendo così d'occhio Giacomo IV di Scozia. Questi, nel 1497, invase l'Inghilterra, nell'interesse di un pretendente; ma trovò che il vescovo aveva fortificato il castello di Norham e fu costretto a ritirarsi. Due anni dopo, F. riuscì a concludere il matrimonio così grave di conseguenze, fra Giacomo IV e la figlia di Enrico, Margherita, dal quale dovevano discendere gli Stuart d'Inghilterra. Infine, condusse felicemente i negoziati che culminarono nel fidanzamento del principe Arturo con l'infanta Caterina d'Aragona (1501). I due negoziati, in cui F. mercanteggiò su questioni finanziarie e di dettaglio, caratterizzano questo consigliere. F. era avaro fino alla rapacità, non per scopi personali, ma unicamente per aumentare i mezzi del re. Nel 1501 divenne vescovo di Winchester, ma conservò la sua posizione nel consiglio del re, pur disapprovando, egli amico della Francia e amante della pace, la politica degli altri consiglieri influenti, i conti di Surrey e di Suffolk, che nel 1513 culminò nella guerra con quella nazione. In questa occasione, F. accompagnò il re, ma l'età avanzata e la sua poca simpatia per le mire ambiziose di Enrico lo alienarono dalla politica. La salita al potere di Wolsey, la cui politica estera aveva intonazione fortemente imperialistica, lo allontanò ancora di più. Nel 1516 si dimise e dedicò il resto della vita ai suoi doveri spirituali e allo studio. Fra le molte fondazioni di lui la più celebre è il Corpus Christi College di Oxford, dove egli stabilì il centro della nuova cultura, stipendiando il primo pubblico lettore di greco che ci sia stato in un'università inglese, e chiamando dall'Italia l'umanista Ludovico Vives perché desse lezioni di latino. Morì nel suo palazzo di Winchester nel 1528.
Bibl.: v. quella citata sotto enrico viii.