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Heck, Richard Fred

Lessico del XXI Secolo (2012)
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Heck, Richard Fred


Heck, Richard Fred. – Chimico statunitense (n. Springfield 1931). Dopo aver conseguito il PhD presso la University of California di Los Angeles (UCLA), ha trascorso un periodo di ricerca presso l'Istituto federale di tecnologia (ETH) di Zurigo, per poi tornare alla UCLA. Dal 1956 ha lavorato presso la società privata Hercules Powder, a Wilmington (Delaware), dove ha iniziato a occuparsi di catalizzatori a base di metalli di transizione. In questi anni H. ha notato che un sale di palladio (II) realizzava in modo efficiente la formazione di stirene a partire da etilene e acetato fenilmercurico, ponendo le basi per la scoperta della reazione che verrà poi denominata reazione di Heck (o di Heck-Mizoroki). Il ruolo chiave nella reazione era svolto da un composto organometallico del palladio che si formava in situ. Il palladio veniva alla fine ridotto allo stato metallico e quindi veniva consumato in quantità stechiometrica. Nel 1971 H. si è trasferito presso la University of Delaware, dove ha continuato a studiare la reazione, apportando importanti miglioramenti e giungendo alla sua formulazione definitiva:

formula

(dove X è un alogeno o un gruppo analogo) nella quale il palladio agisce da vero catalizzatore e dunque viene aggiunto in quantità catalitica, senza risultare consumato al termine del processo. Il risultato della reazione è la formazione di un nuovo legame C-C, con l'aggiunta del sostituente R sull'alchene di partenza. Questa reazione, e altre reazioni catalizzate da palladio pure scoperte da H. e collaboratori, si sono rivelate di fondamentale importanza nella sintesi di un gran numero di composti. Per i suoi contributi sui catalizzatori organometallici del palladio, H. ha ricevuto il premio Nobel per la chimica nel 2010 insieme a Ei-ichi Negishi e Akira Suzuki.

Vedi anche
Akira Suzuki Chimico giapponese (n. Mukawa 1930). Docente all’univ. dell’Hokkaido e poi presso la Purdue University (Indiana, USA), ha legato il suo nome alla reazione chimica da lui scoperta nel 1979 (reazione di un acido aril-boronico con un alogenuro arilico tramite complesso di palladio). Nel 2010, insieme a ... legami intramolecolari Legami tra gli atomi di una stessa molecola. In particolare, con questa locuzione si indicano i legami di tipo debole (per es., legami idrogeno) che si instaurano tra atomi, anche molto distanti tra loro, di una macromolecola, contribuendo alla formazione della loro struttura quaternaria. composti metallorganici Composti chimici contenenti radicali organici in unione con atomi metallici, riducibili alle formule generali del tipo RMe, dove R è il radicale organico (alifatico, aromatico, eterociclico ecc.) e Me l’atomo metallico, o RxAMe (dove A può essere un alogeno, un radicale acido ecc.), nei quali l’atomo ... composti omologhi In chimica organica, un composto viene definito o. di un altro quando è. caratterizzato dagli stessi gruppi funzionali, ma differente per uno o più gruppi =CH2. Il propano, di formula C3H8, è o. con tutti gli idrocarburi alifatici saturi di formula generale CnH2n+2; l’acido stearico, di formula C17H35COOH ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Chimica
Tag
  • PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA
  • COMPOSTO ORGANOMETALLICO
  • EI-ICHI NEGISHI
  • CATALIZZATORE
  • AKIRA SUZUKI
Vocabolario
frédo
fredo frédo s. m. [lat. mediev. fridus o fredum, dal germ. frithu; cfr. ted. Friede «pace»]. – Nell’antico diritto penale franco, la somma che, in aggiunta a quella pagata all’offeso o alla sua famiglia a titolo di composizione, doveva...
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