Wilde, Richard Henry
Letterato e uomo politico nord-americano (Dublino 1789 - New Orleans 1847). Esercitò attività di avvocato nella Georgia e fu deputato democratico al Congresso. Nell'ultimo periodo della sua vita insegnò diritto nell'università della Lousiana.
Si occupò con vivace inclinazione, benché con inadeguata preparazione metodologica, di studi e problemi letterari, e fu egli stesso scrittore e autore di poesie. Dedicò particolare attenzione, nel quadro dell'interesse romantico verso l'Italia, alla letteratura italiana, soprattutto alla storia della poesia, che egli vide quasi emblematicamente incentrata nelle figure di D., del Petrarca e del Tasso. Venuto in Italia nel 1835, vi restò per parecchi anni; a Firenze poté accedere, per speciale concessione del granduca Leopoldo II, agli archivi medicei. Frutto delle sue ricerche furono i due volumi Conjectures and Researches Concerning the Love and Madness of Torquato Tasso (New York 1842).
Lavorando al suo progetto di un'antologia della lirica italiana, approfondì la conoscenza di D., del quale si propose di offrire una nuova biografia: The Life and Times of D., che restò però incompiuta. Poco sicuro sul terreno dell'indagine filologica, il W. non riuscì a trarre tutti i vantaggi dalle sue ampie consultazioni; si deve a lui tuttavia qualche importante indicazione, quale quella sulla seduta del Consiglio nel corso della quale D. votò contro la richiesta di aiuti militari da parte di Bonifacio VIII, e altre concernenti l'agitata storia fiorentina degli ultimi decenni del sec. XIII.
Ebbe preminente parte nella riscoperta del ritratto dantesco, attribuito a Giotto, nel Bargello. Nel poema Hesperia (postumo, 1867) inserì riferimenti danteschi e traduzioni di versi della Commedia.
Bibl. - I manoscritti del W. si trovano nella biblioteca del Congresso a Washington. Sul W.: T.W. Koch, D. in America: A Historical and Bibliographical Study, in " Annual Report D. Society " XV (1896); A. La Piana, Dante's American Pilgrimage, New Haven 1948, 57-60; W.P. Friederich, Dante's Fame Abroad 1350-1850, Roma 1950, 531-533; T. Pisanti, D. negli Stati Uniti d'America: 1750-1870, in " Ausonia " XVII (1962) 1-2; J.C. Mathews, The Interest in D. shown by 19th Century American Men of Letters, in " Studi Americani " XI (1965) 81-82.