ROBERTS, Richard John
Biologo molecolare britannico, nato a Derby il 6 settembre 1943. Conseguito il Ph. D. in chimica (1968) presso l'università di Sheffield vi proseguì gli studi di chimica (1968-69). Nel 1969-70 passò alla biochimica lavorando alla Harvard University. Nel 1971 si trasferì negli Stati Uniti, al Cold Spring Harbor Laboratory (New York), dove inizialmente fece parte dello staff di ricerca di biologia molecolare (1972-86), per poi diventare direttore di ricerca. Membro di molte delle più importanti società scientifiche statunitensi e internazionali, nel 1993 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, condiviso con P.A. Sharp, per risultati ottenuti contemporaneamente, ma con ricerche del tutto indipendenti, sui geni a struttura discontinua.
L'attività di ricerca di R. è stata principalmente volta allo studio e all'applicazione delle endonucleasi di restrizione per determinare la sequenza del DNA e in altre applicazioni d'ingegneria genetica, come lo splicing del l'RNA e l'applicazione delle metodiche informatiche alla biologia molecolare. Nel 1977, con Sharp, rilevò la struttura discontinua di numerosi geni eucariotici: il DNA che codifica per una particolare proteina e il suo RNA nucleare (trascritto primario) sono decisamente più lunghi dell'RNA messaggero necessario per produrre la proteina. L'autore dimostrò la presenza di tratti di DNA che fungono da interruzioni e separano le diverse porzioni codificanti del gene. Da questi lavori iniziò lo studio sistematico dei geni degli eucarioti, che per la maggior parte sono costituiti da tratti codificanti, gli esoni, intervallati da sequenze interposte non codificanti, gli introni. Le sequenze interposte, incluse nel trascritto primario, ne vengono successivamente rimosse nel corso del processo di maturazione dell'RNA. Pur facendo parte del gene strutturale, queste sequenze interposte non hanno alcuna funzione codificante: non è noto neanche se abbiano altra funzione strutturale o regolativa durante la fase di espressione del gene, oltre a essere rimosse nel processo di maturazione dell'RNA.
Dell'importante produzione scientifica di R. ricordiamo: Restriction and modification enzymes and their recognition sequences, in Nucleic Acid Research, 11, 1 (1983), pp. 135-67 (aggiornamenti annuali, sempre sulla stessa rivista, nei supplementi 13°, 1985, pp. 165-200; 15°, 1987, pp. 189-217; 16°, 1988, pp. 189-217; 17°, 1989, pp. 347-87; 18°, 1990, pp. 2331-65; 19°, 1991, pp. 2077-109, in collaborazione con D. Macelis; 20°, 1992, pp. 2167-80, in collaborazione con D. Macelis); Computer programs for handling nucleic acid sequences, in collaborazione con C. Keller e M. Corcoran, ibid., 12: (1984), pp. 379-86; Sequence specific DNA binding by MspI DNA methyltransferase, ibid., 20, 12 (1993), pp. 3167-73; REBASE-restriction enzymes and methylasese, ibid., 21, 13 (1993), pp. 3125-37.
Bibl.: K. Carr, Nobel goes to discoverer of 'split genes', in Nature, 365, 6447 (1993), p. 597; M. Cattaneo, Premi Nobel, in Le Scienze, 305 (1994), pp. 9-10.