Pittore (Magdeburgo 1900 - Posteholz, Hameln, 1980). Dopo aver studiato al Bauhaus di Weimar (1921-25), dove apprezzò in particolare l'insegnamento di J. Itten, condusse una vita errabonda e solitaria: fu a Dresda, Ascona e Berlino; a Parigi (1932-36), in contatto con il gruppo surrealista, ne rimase ai margini pur partecipando alle mostre del movimento a Londra (1936) e a New York (1942). Dopo la guerra continuò a elaborare, con la stessa potenza visionaria delle prime opere (Tormenti quotidiani, 1934, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen; Attesa, 1935, New York, The Museum of modern art), ma in una tessitura più astratta, enigmatici elementi antropomorfici, vegetali o geologici (Dentro, 1955-56, Brema, Kunsthalle; Silenzio che cresce, 1961, Colonia, Museum Ludwig). Ricevette, tra gli altri riconoscimenti, il premio Beckmann di Francoforte (1978).