BLACKMUR, Richard Palmer
Poeta e critico nordamericano, nato a Springfield (Massachusetts) il 21 gennaio 1904. Esordì collaborando a riviste letterarie, tra cui The hound and horn (fondata nel 1927 e vissuta fino al 1934), che fu organo della cosiddetta "Nuova critica" e della cui direzione il B. fece parte nel 1928-29.
Il suo primo libro fu una raccolta di saggi critici, The double agent: Essays in craft and elucidation (New York 1935), cui seguì, due anni dopo, la sua prima raccolta di versi, From Jordan's delight. Tornò alla critica col libro successivo, The expense of greatness (New York 1940) e diede poi altri due volumi di versi: The second world (Cummington, Mass., 1942) e The good European and other poems (Cummington, Mass., 1947). Assai discusso è stato il suo più recente volume di critica, Language as gesture (New York 1952). Dal 1940 entrò nell'insegnamento universitario e dal 1951 è prof. d'inglese nell'univ. di Princeton. Staccatosi dalla corrente della Nuova critica, ha aderito al gruppo detto dei "positivisti logici" che ha i suoi maggiori rappresentanti in I. A. Richards, K. Burke e nello stesso B. e che basa la sua critica sopra una sottilissima analisi formale. La sua opera di critico supera, per importanza, la sua opera poetica.
Bibl.: S. E. Hyman, The armed vision, New York 1948; J. P. Pritchard, Criticism in America, Oklahoma 1956.