Powers, Richard. – Scrittore statunitense (n. Evanstone 1957). Narratore polifonico, dotato di una scrittura tesa e incisiva, fin dall’opera prima, Three farmers on their way to a dance (1985; trad. it. 1991) si è imposto nel panorama letterario americano per l’abilità nel tracciare storie individuali incrociandole su piani temporali e prospettive analitiche diverse, ciò che assegna all’intera costruzione narrativa una dimensione epica. Una vocazione scientifica a indagare i grandi temi della tecnologia, dell’informazione, dell’ambiente, ma anche un'accesa sensibilità nel dare voce alla complessità delle relazioni umane, animano la produzione successiva, da Prisoner's dilemma (1989; trad. it. 1996), a The gold bug variations (1991; trad. it. Canone del desiderio, 2020), Galatea 2.2 (1995; trad. it. 2003), The time of our singing (2003; trad. it. 2007), fino a The echo maker (2006; trad. it. 2008), che gli è valso il National Booker Prize. Della sua produzione successiva occorre ancora segnalare Generosity (2009; trad. it. 2011), Orfeo (2014; trad. it. 2014), The overstory (2018; trad. it. Il sussurro del mondo, 2019), complessa narrazione in cui si intrecciano con varietà e coerenza personaggi e microeventi per la quale nel 2019 è stato insignito del Premio Pulitzer per la narrativa, e il romanzo filosofico Bewilderment (2021; trad. it. 2021).