SEMON, Richard
Zoologo, nato a Berlino il 22 agosto 1859, morto a Monaco il 4 gennaio 1919. Professore di anatomia ed embriologia a Jena dal 1891 al 1897. Compì nel 1893 un viaggio in Australia, di cui diede conto in un'opera intitolata: Zoologische Forschungsreisen in Australia (1893).
Pubblicò numerosi scritti di zoologia, ma soprattutto è noto per la sua teoria della mneme, in cui affrontò alcuni aspetti del problema dell'evoluzione. S. chiama stato indifferente primario quello nel quale si trova la sostanza vivente prima dell'azione di ogni stimolo, e stato indifferente secondario quello nel quale essa ritorna dopo la cessazione di ogni stimolo; dopo la cessazione dello stimolo e al ritorno al suo stato indifferente secondario la sostanza vivente è cambiata in modo permanente. Il risultato e la somma di questi successivi cambiamenti (engrammi) che ogni organismo ha ereditato o acquistato durante la sua vita individuale egli chiama mneme. Le varie categorie di eccitamenti agendo sull'organismo determinano perciò capacità diverse di reagire e quindi anche diversi risultati a seconda che queste hanno colpito più o meno profondamente l'organismo e particolarmente le cellule germinali. Questi concetti egli espose in parecchie opere, di cui la più importante è Die Mneme als erhaltendes Princip (3ª ed., Lipsia 1911). V. memoria organica.