Matematico, filosofo e teologo inglese del sec. 14º, professore (1348) del Merton College di Oxford. Maestro nell'usare le sottigliezze della logica occamista, fu soprannominato calculator per il suo frequente ricorso al calcolo delle proporzioni e al simbolismo letterale nella misura degli elementi quantitativi dei fenomeni fisici. È autore di varî trattati, tra cui: De insolubilibus et obligationibus; De sensu composito et diviso; Regulae solvendi sophismata; De motibus naturalibus; Liber calculationum, quest'ultimo pubblicato la prima volta a Padova nel 1485 circa, e poi più volte. È ricordato anche come autore di un Commento alle Sentenze, ma non è certo che tale opera sia sua.