Widmark, Richard
Attore cinematografico statunitense, nato a Sunrise (Minnesota) il 26 dicembre 1914. Presenza nervosa, fisico asciutto, incline all'understatement recitativo, W. diventò, a partire dal suo memorabile esordio in Kiss of death (1947; Il bacio della morte) di Henry Hathaway e fino alla prima metà degli anni Sessanta, uno degli interpreti più amati del cinema americano. Attore simbolo del genere noir, e successivamente del western, con il suo stile misurato capace di smussarne gli eccessi valorizzò personaggi tormentati, ambigui, comunque complessi.
Conseguito il BA presso il Lake Forest College di Chicago (1936), insegnò recitazione fino al 1938, quando si trasferì a New York. Qui prese parte ad alcuni radiodrammi prima di debuttare a Broadway (1943), dove si sarebbe fatto apprezzare soprattutto nei ruoli drammatici. Arrivò al cinema relativamente tardi (trentatré anni) ma il personaggio di Tommy Udo, killer psicopatico e sadico che interpretò in Kiss of death, era destinato a diventare il prototipo del villain del gangster film. Grazie a una recitazione asciutta ma incisiva, con questo film W. nel 1948 ottenne una nomination all'Oscar come attore non protagonista e vinse il Golden Globe come miglior attore esordiente. Il successo gli consentì subito di ottenere un altro memorabile ruolo, quello dell'agente infiltrato in una gang in The street with no name (1948; La strada senza nome) di William Keighley. Due anni più tardi fu l'interprete di un altro noir esemplare diretto da Jules Dassin, Night and the city (1950; I trafficanti della notte), in cui W. attraverso una sorta di 'anti-metodo', basato sulla freddezza anziché sull'immedesimazione, rese alla perfezione la sottile vena malinconica del protagonista, come anche il disorientamento del ladruncolo travolto da eventi più grandi di lui in Pickup on South street (1953; Mano pericolosa) di Samuel Fuller.
Il genere western rappresentò per W. un'altra valida opportunità di mostrare le sue doti recitative. Interpretò il fratellastro diabolico in Broken lance (1954; La lancia che uccide) di Edward Dmytryk, sorta di rivisitazione del Re Lear di W. Shakespeare aggiornato ai temi classici della frontiera, e l'avido bandito di The law and Jake Wade (1958; Sfida nella città morta) di John Sturges. Notevole la sua partecipazione a Warlock (1959; Ultima notte a Warlock) ancora di Dmytryk, dove è un cowboy schierato con i 'cattivi' che però sceglie di affrancarsi dai compagni e dal giovane fratello diventando sceriffo. Per John Ford W. interpretò il soldato idealista di Two rode together (1961; Cavalcarono insieme) contrapposto allo sceriffo disilluso (James Stewart), e il primo militare 'politicamente corretto', il capitano Archer, in Cheyenne autumn (1964; Il grande sentiero). Il suo ruolo migliore in un western degli anni Sessanta fu però quello dell'ufficiale sudista con benda da pirata sull'occhio in Alvarez Kelly (1966) di Dmytryk: moralmente più ambiguo rispetto alle caratterizzazioni fordiane, poiché in nome della causa è disposto a tutto, anche a torturare l'avversario (William Holden) troncandogli un dito in prigione. Risale invece al 1961 il suo più importante successo di critica, ancora una volta per un personaggio duro e implacabile, il pubblico ministero americano del processo di Norimberga in Judgement at Nuremberg (1961; Vincitori e vinti) di Stanley Kramer. Il suo ultimo ruolo importante fu quello del poliziotto brutale e inviso ai superiori, che si scoprirà invece fragile, in Madigan (1968; Squadra omicidi, sparate a vista!) di Don Siegel, che avrebbe dato origine a un serial televisivo interpretato dallo stesso W. con successo.
Dagli anni Settanta le sue apparizioni al cinema si sono diradate, anche se non sono mancati ruoli incisivi come quelli degli esordi, per es. lo spietato generale di Twilight's last gleaming (1977; Ultimi bagliori di un crepuscolo) di Robert Aldrich o il bieco imprenditore di Against all odds (1984; Due vite in gioco) di Taylor Hackford.
K. Holston, Richard Widmark: a bio-biblography, New York 1990.