WRIGHT, Richard
Scrittore americano, negro, nato il 4 settembre 1908 presso Natchez (Mississippi).
La sua opera è nettamente dominata dal problema razziale e sociale dei Negri d'America. Il senso d'una persistente ingiustizia nella posizione di inferiorità dei Negri, ha contribuito più di ogni influenza letteraria ad orientare lo scrittore, profondamente onesto, verso idee estremistiche nel pensiero e verso la violenza nella narrativa.
Dopo un primo volume di racconti Uncle Tom's children, 1938, ha pubblicato nel 1940 un romanzo, Native son (trad. ital., La paura, Milano 1947) che ha avuto negli S. U. grande successo: vi si è voluto vedere l'equivalente negro di ciò che per i bianchi fu An American tragedy di Th. Dreiser; ma accanto a scene di effettiva potenza vi sono calcature, squilibrî e tesi che riducono notevolmente il valore artistico e, in parte, anche umano del romanzo, di cui l'autore stesso ha fatto (1941) la riduzione per il teatro. Il W. ha pubblicato anche Million black voices e Black boy, di cui il secondo (1945) autobiografico.
Bibl.: A. Kazin, On native grounds, New York 1942, pp. 386-87; M.-E. Coindreau, Aperçu de la litérature américaine, Parigi 1926, pp. 102-3; D. Canfield Fisher, introduzione a Native son riprodotta nella cit. trad. ital.