RICHARD
. Famiglia d'industriali, la cui attività è strettamente legata allo sviluppo dell'industria ceramica in Italia.
Giulio, nato a Nyon (Cantone di Vaud, Svizzera), il 9 ottobre 1812, morto a Milano il 2 aprile 1886, iniziò la sua carriera nel 1829 in una fabbrica piemontese di prodotti ceramici, di cui era direttore il padre. Nel 1840, venuto a Milano, acquistò uno stabilimento a S. Cristoforo iniziando così lo sviluppo di una delle fabbriche più importanti per l'industria ceramica in Italia.
La ditta Richard ebbe però il massimo impulso sotto la guida di Augusto, figlio del precedente, nato a Milano il 19 agosto 1856, ivi morto l'8 novembre 1930. Seguendo le tradizioni paterne, iniziato il suo lavoro nello stabilimento di S. Cristoforo nel 1880, seppe portare la sua fabbrica al primato in ogni campo dell'industria ceramica, in ciò aiutato dal suo acuto spirito di ricercatore e sperimentatore, per cui rinnovò e perfezionò i procedimenti di fabbricazione.
Attorno al nucleo iniziale formato dallo stabilimento di S. Cristoforo, A. Richard portò altri stabilimenti, assorbendo, nel 1887, quello di Sebastiano Palme di Pisa, per la fabbricazione dei prodotti di terraglia forte, nel 1896 la manifattura Ginori di Doccia (v. ginori) per la produzione della porcellana, nel 1897 lo stabilimento di Mondovì per la produzione della terraglia dolce, nel 1906 quello di Rifredi e nel 1927 quello della Spezia.
All'inizio della guerra mondiale volle poi, primo in Italia, affrontare il problema della fabbricazione delle mole a smeriglio, costruendo un apposito stabilimento a Corsico. Sotto la sua direzione tutti i rami e tutte le applicazioni della ceramica raggiunsero uno sviluppo mai prima toccato, dalle terraglie dolci agl'isolatori, dalle porcellane e maioliche d'arte agli articoli sanitarî, dalle piastrelle alle mole a smeriglio. Provvido di assistenze e di cure per i suoi operai, fu inoltre un precursore del principio organizzativo: a lui si deve la prima associazione dei ceramisti, che divenne, poi, sotto la sua guida, la Federazione nazionale fascista dell'industria ceramica e affini. Per le sue alte benemerenze nel campo industriale fu insignito di numerose onorificenze nazionali ed estere; nel 1927 ebbe conferita la cittadinanza italiana di motu proprio del re e nel 1930 fu nominato cavaliere del lavoro.