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RICKETTSIE

di Giuseppe GIUNCHI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
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RICKETTSIE

Giuseppe GIUNCHI

. Piccoli microrganismi similbatterici, gram-negativi, di forma varia da coccoide a bacillare con diametro medio di 0,5 micron. Sono agevolmente colorabili con il Giemsa; con questa colorazione appaiono come coccobacilli di colore rossoviolaceo, con la parte centrale più intensamente colorata e la periferica sfumata o come bastoncelli a colorazione bipolare. Sono spesso riuniti a coppie o in ammassi.

Ancora non è possibile definire esattamente questo gruppo di microrganismi, i quali hanno una posizione intermedia tra i batterî e i virus, presentando alcune proprietà caratteristiche sia degli uni, sia degli altri. Come i comuni batterî le rickettsie sono visibili con i normali microscopî e non attraversano le candele da filtro; come gli ultravirus non sviluppano sugli ordinarî terreni di coltura e si moltiplicano nell'interno delle cellule. Anche questi caratteri non sono per altro assoluti, poiché la R. burneti può attraversare i comuni filtri, ciò che le ha valso la denominazione di R. diaporica, e altre rickettsie come la R. quintana e la R. pediculi, che si trovano nel tubo digerente dei pidocchi, sono di solito extracellulari.

Ospiti naturali del tubo intestinale di alcuni artropodi, le rickettsie possono parassitare gli animali superiori. Tra gli animali di laboratorio in modo speciale la cavia è recettiva alle rickettsie. Alcune specie sono patogene per l'uomo, al quale sono inoculate dalla puntura di insetti trasmettitori (pidocchio, pulce, zecche, acari).

La più nota tra le rickettsie (patogene) è la R. prowazeki, agente eziologico del tifo esantematico; insetto trasmettitore è il pidocchio. Altre rickettsie patogene per l'uomo sono: R. mooseri, agente causale del tifo murino; insetto trasmettitore è la pulce; serbatoio di virus il ratto, dal quale, con l'intermediario della pulce, la rickettsia giunge all'uomo. R. rickettsi, scoperta nel 1909 da Hito Ricketts e denominata in un primo tempo Dermacentroxenus rickettsi da Wolbach, oggi definitivamente riconosciuta come appartenente al gruppo delle rickettsie; è l'agente eziologico della febbre maculosa delle Montagne Rocciose (v. febbre maculosa, XIV, p. 924). Insetti trasmettitori sono le zecche: Dermacentor andersoni e Dermacentor variabilis. Serbatoi naturali di virus sono il cane, la pecora e varî roditori. Rickettsia nipponica (= R. tsutsugamushi, R. akamushi, R. orientalis) causa la febbre fluviale del Giappone o tsutsugamushi. La trasmissione della rickettsia all'uomo avviene per mezzo della larva di un acaro, Thrombicula akamushi. Serbatoio del virus è un topo campagnolo: Microtus montebelloi. Rickettsia burneti (= R. diaporica) è l'agente eziologico della febbre del Queensland o febbre "Q" (v. in questa App.). Sembra che possa venir trasmessa all'uomo da alcune zecche. R. quintana (= R. wolhynica) agente della febbre quintana, malattia osservata durante la prima Guerra mondiale e denominata febbre delle trincee o febbre di volinia. È trasmessa dal pidocchio (v. trincee, febbre delle, XXXIV, p. 349). Come risulta da questa enumerazione, le rickettsie sono gli agenti eziologici di numerose malattie, globalmente indicate col termine di rickettsiosi. Di queste la più importante per diffusione e gravità è il tifo esantematico. A parte la R. quintana, sulla quale esiste una documentazione sperimentale insufficiente, tutte le altre rickettsie patogene per l'uomo possono riunirsi in quattro gruppi fondamentali: 1) gruppo del tifo esantematico, cui appartengono R. prowazeki e R. mooseri; 2) gruppo delle febbri eruttive con R. rickettsi; 3) gruppo della febbre fluviale con R. nipponica; 4) gruppo della febbre "Q" con R. burneti.

Oltre alle rickettsie ora citate ve ne sono ancora altre patogene per l'uomo, che debbono essere considerate come semplici varietà delle specie fondamentali surriferite. Esiste poi una specie: R. ruminantium patogena per i bovini. Sono state inoltre osservate in varî insetti circa 40 altre specie non patogene per i mammiferi o di dubbia patogenicità.

Per la coltura delle rickettsie è necessaria la presenza di cellule viventi; questi microrganismi si sviluppano bene su colture di tessuti, su membrana corioallantoidea o nel sacco del tuorlo di embrione di pollo. Sono distrutte facilmente da calore, essiccamento e da disinfettanti.

La struttura antigenica delle rickettsie è stata oggetto di studî tuttora in evoluzione. Basti ricordare che alcune rickettsie, e in particolare la R. prowazeki, posseggono un antigene in comune con il Proteus X19 onde la presenza nel siero di malati di tifo esantematico e di alcune altre rickettsiosi di agglutinine non soltanto per le rickettsie causali, ma anche per il Proteus X19: questa reazione di agglutinazione viene utilizzata a scopo diagnostico.

La lotta contro le rickettsie patogene si compie mediante misure profilattiche volte alla distruzione degli insetti vettori e all'isolamento degli individui colpiti e, del tutto recentemente, anche con mezzi curativi specifici, poiché è stata dimostrata l'efficacia terapeutica dell'acido paraminobenzoico (v. vitamine, in questa App.) in alcune rickettsiosi.

Vedi anche
tsutsugamushi Malattia infettiva esantematica, endemica nell’Estremo Oriente, dovuta alla puntura di un acaro, che inocula una rickettsia (Rickettsia tsutsugamushi), presente di regola nel ratto di campagna. La malattia è anche nota come febbre fluviale del Giappone, febbre dei sette giorni e tifo di Malacca. zecca Nome comune delle varie specie di Acari Parassitiformi rappresentanti dell’ordine Ixodidi. Sono riconoscibili, in tutti gli stadi di sviluppo, dall’ipostoma e dall’organo di Haller, sull’articolo distale del 1° paio di zampe. Comprendono due famiglie: Argasidi e Ixodidi, distinte per caratteri dell’apparato ... tifo medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta (detta anche ileotifo o febbre tifoide) causata da Salmonella typhi, bacillo gram-negativo, mobile ... spirocheta Nome comune del genere Spirochaeta appartenente, insieme a Borrelia e Treponema, alla famiglia Spirochetacee, ordine Spirochetali. I microrganismi di questo ordine sono spiraliformi, hanno movimenti vivaci, alcuni sono provvisti di uno o più flagelli. I generi Borrelia, Leptospira, Treponema comprendono ...
Tag
  • FEBBRE MACULOSA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE
  • PRIMA GUERRA MONDIALE
  • TIFO ESANTEMATICO
  • AGENTE EZIOLOGICO
  • AGGLUTINAZIONE
Altri risultati per RICKETTSIE
  • rickettsia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Microrganismo parassita di insetti e mammiferi, in alcuni casi patogeno per l’uomo; la posizione sistematica è incerta, intermedia tra i batteri e i protozoi. Alcune r. misurano fino a 2 μm, mentre altre sono talmente piccole che possono passare attraverso i filtri usati comunemente in batteriologia. ...
  • rickèttsia
    Enciclopedia on line
    rickèttsia Genere di Batteri parassiti di Artropodi e di Vertebrati, con alcune specie patogene per l'uomo. Hanno dimensioni varie da 0,2 a 2 μm; vengono trasmessi attraverso il morso di Artropodi vettori (pulci, zecche) e provocano vari tipi di tifo e di febbri. Prendono il nome da H.T. Ricketts (1871-1910) ...
Vocabolario
rickettsiosi
rickettsiosi 〈rikketsi̯ò∫i〉 s. f. [der. di rickettsia]. – 1. In medicina, nome generico di malattie infettive a diffusione epidemica o endemica in diversi paesi (tifo petecchiale, febbre Q, ecc.) prodotte da varie specie di rickettsie,...
rickettsia
rickettsia 〈rikkètsia〉 s. f. [dal nome del patologo statunitense H. T. Ricketts (1871-1910) che studiò questi microrganismi e morì per infezione contratta nel corso delle sue ricerche]. – Gruppo di microrganismi parassiti obbligati di artropodi...
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