ricompiere
Mentre le occorrenze di ‛ compiere ' (v.) sono molto numerose, r. compare un'unica volta: Pg XVIII 107 O gente in cui fervore agulo adesso / ricompie forse negligenza e indugio / da voi per tepidezza in ben far messo...
Per l'esatta interpretazione del verbo, sulla quale comunque si trovano d'accordo antichi e moderni chiosatori, si parte dal valore di ‛ compiere ' che appare in Pg VI 38, dove D. afferma che l'altezza della volontà divina non viene meno perché foco d'amor compia in un punto / ciò che de' sodisfar chi qui s'astalla. Come si vede dal parallelismo ‛ compiere ' - ‛ soddisfare ', il valore del verbo è, qui, quello di " risarcire ", " soddisfare appieno " anche in un solo istante.