riducibile
riducìbile [agg. "che si può portare a una determinata condizione (non sempre con diminuzione di valore)" Der. di ridurre (→ ridotto)] [CHF] Di sostanza capace di subire una reazione di riduzione. ◆ [ANM] Curva r.: curva la cui equazione è r. (v. oltre). ◆ [ANM] Equazione algebrica r.: quella ottenuta uguagliando a zero un polinomio r. (v. oltre). ◆ [ANM] Polinomio r.: un polinomio f in quante si vogliano variabili, i cui coefficienti appartengono a un certo campo di razionalità K, è tale in un dato campo K' (coincidente con K o di esso più ampio), se è identicamente uguale al prodotto di due polinomi a coefficienti in K' nessuno dei quali si riduca a una costante. Per es., il polinomio x2-y2 è r. nel campo reale perché uguale a (x-y)(x+y); il polinomio x2+y2 è invece irriducibile nel campo reale ma r. nel campo complesso in quanto esso risulta uguale a (x+iy)(x-iy); infine, x2+y2+z2 è irriducibile anche nel campo complesso. ◆ [ALG] Sistemi r. a zero, sistemi mutuamente r.: v. oltre: Vettori riducibili. ◆ [ALG] Superficie algebrica r.: superficie la cui equazione è r. (v. sopra). ◆ [ALG] Vettori r.: due sistemi di vettori applicati (per es., due sistemi di forze) si dicono mutuamente r. se si può passare dall'uno all'altro con sole operazioni elementari (composizione, decomposizione) e perciò condizione necessaria e sufficiente è che essi siano equivalenti, abbiano cioè uguali i risultanti e uguali i momenti risultanti rispetto a un qualsiasi polo. Un sistema di vettori applicati si dice r. a zero se con sole operazioni elementari si può passare dal sistema dato a un insieme di coppie di braccio nullo e perciò condizione necessaria e sufficiente è che il sistema sia equilibrato, che abbia cioè nulli il risultante e il momento risultante rispetto a un polo qualsiasi. Le due locuz. "r. a zero" e "equilibrato", così come le altre due "mutuamente r." e "equivalenti", possono pertanto considerarsi sinonimiche. Un generico sistema di vettori applicati è sempre r. a un vettore (il risultante del sistema) più una coppia opportuna, che in certi casi (per es., nel caso di vettori in un piano o di vettori paralleli) può ridursi a una sola coppia o a un solo vettore.