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rifiutare

di Alessandro Niccoli - Enciclopedia Dantesca (1970)
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rifiutare

Alessandro Niccoli

Vale " non voler accettare " offerte, doni, proposte: Cv IV V 13 chi dirà che fosse sanza divina inspirazione, Fabrizio infinita quasi moltitudine d'oro rifiutare...? (altro esempio nello stesso paragrafo; e cfr. anche XI 10); Pg VI 133 Molti rifiutan lo comune incarco, " le cariche pubbliche "; Fiore CLXXIII 5 dì come gli ti se' tutta data / ... per fino e per leal amore; / che tu ha' rifiutato gran signore; LIX 1. Un po' diverso il passo di Cv II XI 9 O uomini, che vedere non potete la sentenza di questa canzone, non la rifiutate però: " non la respingete ", " non disdegnate di farla vostra ".

Con il significato estensivo di " non esaudire ": Pg XXIV 114 venimmo al grande arborre... / che tanti prieghi e lagrime rifiuta, non esaudisce le lagrimose preghiere dei golosi, i quali tentano inutilmente di ghermirne i frutti.

Anche " rinunziare " a ciò che si possiede, con oggetto astratto: Cv IV V 15 Chi dirà di Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l'officio, spontaneamente quello rifiutando a lo aratro essere ritornato?; Pg I 72 Libertà va cercando, ch'è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta; l'implicito riferimento al suicidio di Catone è comprovato da Mn II V 15 [Catone] quanti libertas esset ostendit dum e vita liber decedere maluit quam sine libertate manere in illa.

Vocabolario
rifiutàbile
rifiutabile rifiutàbile agg. [der. di rifiutare2]. – Che si può o si deve rifiutare: obbedienza, dono r.; più spesso in frasi negative: proposta, invito non rifiutabile.
rifiutare²
rifiutare2 rifiutare2 (letter. ant. refutare e, raro, rifutare) v. tr. [lat. refūtare (comp. di re- e di -futare, presente anche in confutare), con -i- inserita per influenza di fiutare]. – 1. a. Non volere accettare, non voler ricevere,...
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