RIFLETTORE
. Astronomia. - Fra i diversi strumenti astronomici, il riflettore è un cannocchiale a specchio, in cui è la riflessione dei raggi luminosi su quest'ultimo, che forma l'immagine dell'oggetto (v. telescopio).
Tecnica dell'illuminazione. - Il riflettore è un apparecchio che si usa di regola in unione alle sorgenti luminose allo scopo: 1. di sottrarle alla visione diretta dell'osservatore; 2. di dirigerne la luce in direzioni appropriate; 3. di creare un complesso estetico in armonia con l'ambiente o con determinati gusti artistici.
L'occhio colpito dai raggi diretti della sorgente, filamento incandescente o arco, il cui splendore intrinseco è sempre piuttosto elevato, rimane offeso, abbagliato come si dice, più o meno avvertibilmente secondo l'entità dello splendore agente e il tempo di sua azione sull'occhio. Racchiudendo la sorgente primaria in una apposita armatura con riflettore o globo, s'impedisce che i raggi diretti di quella possano entrare nel campo di visione, e dando alla campana del riflettore o al globo un diametro sufficientemente grande, si fa in modo che la luminosità di dette parti, da cui l'abbagliamento dipende, risulti tanto piccola da non abbagliare.
Il secondo punto, della distribuzione di luce più idonea alla illuminazione da conseguire, non è meno fondamentale. La sorgente di luce, presa a sé, emette generalmente in tutte le direzioni, mentre nell'illuminazione, e particolarmente in quella stradale, interessa di solito disporre di luci in direzioni determinate. Anche questo si ottiene fornendo la lampada di riflettore adatto.
Eliminare l'abbagliamento vuol dire porre l'occhio nella condizione di utilizzare nel modo più completo l'illuminazione che gli si fornisce e di dare il massimo rendimento nella visione. Dirigere la luce sulle superficie da illuminare vuol dire rendere massima l'illuminazione di queste superficie per una data spesa di energia: dare il massimo valore al rendimento luminoso dell'installazione.
Riflettori di metallo. - I riflettori a specchio, in cui la superficie riflettente è una superficie metallica levigata, agiscono secondo il principio della riflessione speculare. In certi tipi, lo specchio, campaniforme,è in cristallo argentato sul rovescio, essendo l'argentatura protetta da strati di ramatura e laccatura. In altri lo specchio è di metallo argentato, essendo la superficie specchiante protetta contro le azioni atmosferiche da una vernice speciale.
I riflettori di metallo, in cui la superficie riflettente è una patina di metallo apparentemente liscia, ma non a tal grado da dar luogo alla riflessione speculare, agiscono secondo il principio della semidiffusione; il fascio riflesso si diffonde a ventaglio secondo un'ellisse, di cui l'asse maggiore ha la direzione corrispondente alla riflessione speculare. Metalli bruniti, come il nichelio, dànno luogo a questa diffusione parziale; così pure i riflettori di alluminio o semplicemente rivestiti con vernice di alluminio.
I riflettori di metallo smaltato, in cui la superficie riflettente è uno strato di porcellana applicato a fuoco, agiscono praticamente secondo il principio della diffusione perfetta, annullando o quasi ogni dipendenza fra l'inclinazione della luce incidente sulla porcellana e quella della luce emergente; questa ha sempre intensità massima perpendicolare alla superficie e rivela uno splendore costante in tutte le direzioni, e per conseguenza minimo per ciascuna di esse.
Riflettori di vetro. - I vetri impiegati negli apparecchi d'illuminazione possono essere: chiari, smerigliati, opalini; rispetto alla forma di lavorazione possono essere prismatici, rigati o striati, corrugati, lenticolari, ecc. I vetri prismatici, conosciuti anche sotto il nome di olofani, sono sempre di vetro chiaro, e agiscono per trasparenza e per riflessione totale.
I riflettori di vetro, oltre che per riflessione, agiscono naturalmente anche per trasparenza; è dall'intensità della smerigliatura o della opalinizzazione che dipende l'importanza relativa della riflessione piuttosto che dalla trasmissione di luce.
Il vetro smerigliato riflette, o trasmette, secondo il fenomeno della semidiffusione accennato addietro. I cosiddetti vetri seta, veluria, satinati, sono vetri smerigliati chimicamente.
I vetri opalini possono essere a pasta omogenea (particelle opaline sparse nella massa del vetro chiaro) oppure a doppio strato (strato di particelle opaline aderente a uno strato di vetro chiaro). Se sufficientemente densi riflettono (e in piccola parte trasmettono) secondo il fenomeno della diffusione perfetta, accennato addietro per lo smalto di porcellana.
V. anche proiettori.