rigidamente
L'avverbio è adoperato da D., conformemente all'uso dell'epoca, in senso morale; unico esempio in Cv IV VI 9 filosofi molto antichi [gli stoici]... credettero... fine de la vita umana essere solamente la rigida onestade; cioè rigidamente, sanza respetto alcuno, la verità e la giustizia seguire, di nulla mostrare dolore, di nulla mostrare allegrezza, di nulla passione avere sentore.
Il termine allude alla ‛ austerità ' o ‛ inflessibilità ' della dottrina morale stoica, della quale evidentemente D. vuol porre in risalto la divergenza con quella aristotelica.
Qui r., con l'inciso esplicativo santa respetto alcuno, vuol indicare che per gli stoici il perseguimento della virtù non avviene respective o relative, cioè ‛ riguardo a ' qualcosa, ma absolute, in sé e per sé. Viceversa, per l'etica aristotelica la virtù s'insegna sempre ‛ riguardo a ' due estremi (eccesso e difetto), tenendo la via di mezzo. Efficace l'accostamento rigida - rigidamente, in una ripetizione che vuol porre in evidenza il carattere rigorista della moralità stoica (cfr. l'uso di ‛ rigido ' in If XXX 70, in cui pure è presente la connotazione di ‛ norma austera '). Per raffronti ciceroniani con il passo citato, e per le opere di seneca, cfr. il commento ad l. di Busnelli, e S. Debenedetti, in " Studi d. " VI (1923) 9 Ss. Cfr. Anche RIGIDO.