rimanente
Riproduce il francese antico remanant, " resto ", " ciò che rimane ". Appare quattro volte nel Fiore: ma se d'un bascio l'avessi inarrato, / saresti poi certan del rimanente (LV 4); non facea forza d'aver rimanente (CXCII 4), " non m'importava che mi restasse in mano qualcosa, spendevo tutto " (Petronio); cfr. CXLII 3, CLXVIII 11.
L'espressione del rimanente è un calco dall'antico francese; appare soltanto in If XXVI 115 a questa tanto picciola vigilia / d'i nostri sensi ch'è del rimanente / non vogliate negar l'esperïenza, / di retro al sol, del mondo sanza gente.
Il Parodi, in " Bull. " XXIII (1916) 28 (rist. in Lingua 358), riporta a confronto un passo di Joinville (" il ne me fut demouré du remenant que 12 vins livres de tournois ") e aggiunge: " Noto che i codici debbon permettere di leggere, se si vuole (e sempre alquanto alla francese) ched è rimanente (o ched è 'l rimanente). Cfr. Petrocchi, ad locum.