Morelli, Rina (propr. Elvira)
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Napoli il 24 novembre 1908 e morta a Roma il 17 luglio 1976. La recitazione, misurata e vibrante, e la voce singolare e inconfondibile accompagnate da un forte carattere, solo in apparenza timido e modesto, ne fecero una delle maggiori interpreti teatrali italiane del Novecento. Minuta, esile ed elegante, seppe adattarsi con rara intelligenza ai molteplici cambiamenti che interessarono il teatro e il cinema tra la prima e la seconda metà del 20° secolo. In particolare la collaborazione con Luchino Visconti impresse una svolta decisiva alla sua carriera, consentendole di misurarsi in prove interpretative di grande impegno sia in teatro sia al cinema, spesso al fianco di Paolo Stoppa, suo inseparabile compagno di vita e di lavoro.
Discendente da una famiglia di attori, dopo avere debuttato da bambina nella Compagnia di Ermete Zacconi, esordì nel 1924 con Annibale Betrone. Tra le numerose scritture che seguirono spicca quella per la Compagnia del Teatro Eliseo di Roma (1938-39) in cui mise pienamente in risalto le sue doti di attrice brillante e drammatica. Superati gli anni bui della guerra, visse un felice periodo artistico culminato nell'incontro con Visconti che la diresse, nel 1945, in I parenti terribili di J. Cocteau e, dall'anno successivo, ormai in coppia con Paolo Stoppa, in numerose messe in scena, consolidando così il fortunato sodalizio Visconti-Morelli-Stoppa.
Il debutto nel cinema era avvenuto nel 1939 in un film di Alessandro Blasetti (Un'avventura di Salvator Rosa) con il quale lavorò anche in altre produzioni (La corona di ferro, 1941; Fabiola, 1949; Altri tempi ‒ Zibaldone n. 1, 1952 episodio L'idillio). Sul grande schermo, spesso relegata in parti di secondo piano e in produzioni minori, ricoprì quasi sempre il ruolo della madre o della moglie mettendo a punto uno stile recitativo personale e veristico che divenne elemento distintivo dei personaggi da lei interpretati. Se si escludono le partecipazioni in Il Cristo proibito (1951) di Curzio Malaparte e in Senso (1954) di Visconti, fu solo dal decennio successivo che ebbe la possibilità di lavorare in produzioni di maggiore rilievo. Gli anni Sessanta, oltre a segnare l'inizio della sua collaborazione con Mauro Bolognini (per Il bell'Antonio, 1960, cui seguirono La viaccia, 1961, e Fatti di gente perbene, 1974), la videro impegnata in Che gioia vivere! (1961), uno dei rari film comici diretti da René Clément, interpretato da Alain Delon. Dopo l'indimenticabile ruolo della bigotta e timorosa contessa Salina in Il Gattopardo (1963) di Visconti, avrebbe chiuso il suo percorso umano e di attrice nel 1976, ancora una volta al fianco di Visconti (L'innocente), scomparso anch'egli al termine della lavorazione del film.Molte e significative furono, inoltre, le sue apparizioni televisive tra cui quella, memorabile, nello sceneggiato Le sorelle Materassi (1972) diretto da M. Ferrero e tratto da A. Palazzeschi. Protagonista indiscussa della storia del doppiaggio italiano, prestò la sua voce ad alcune celebri attrici, tra le quali Bette Davis, Grace Kelly, Judy Garland e Judy Holliday.B