ACQUAVIVA, Rinaldo
Figlio di Rinaldo, datosi alla carriera ecclesiastica, decano della cattedrale di Girgenti, già nel settembre del 1241 risulta eletto vescovo di quella diocesi. Consacrato verso il 1243, fu sua prima cura la definizione dei limiti della propria diocesi con quella di Palermo, retta dall'arcivescovo Berardo; provvide, poi, a restaurare la sua cattedrale ed il palazzo vescovile. Danneggiato per i trasferimenti dei suoi coloni saraceni da Girgenti al territorio di Lucera, effettuati da Federico II nel 1246, venne risarcito (dopo l'11 nov. 1254) dal vicario del papa nell'Italia meridionale, che gli concesse di riscuotere nella sua diocesi le rendite delle imposte sugli Ebrei e sulle tintorie di Girgenti.
Seguendo la tradizione familiare, fu però sempre fedele agli Svevi, tanto che il 10 ag. 1258 celebrò la messa per il rito d'incoronazione di Manfredi nella cattedrale di Palermo, attirandosi, perciò, lo sdegno di Alessandro IV, da cui venne deposto e scomunicato. Riconciliatosi con Urbano IV nel 1261, rimase tuttavia in ottimi rapporti con Manfredi, dal quale ottenne nel 1264 la reintegrazione di tutti i diritti già concessi alla Chiesa di Girgenti dai Normanni.
Morì nel 1264.
Fonti e Bibl.: P. Litta, Fam. cel. ital., Acquaviva, tav. I; B. Capasso, Historia diplomatica regni Siciliae inde ab a. 1250 ad a. 1266, Napoli 1874, n. 396; E. Winkelmann, Acta imperii medita seculi XIII, I, Innsbruck 1880, p. 534; Bohmer-Ficker-Winkelmann, Regesta Imperii, V, 2, 1-2, Innsbruck 1882, n. 4748; V, 2, 3-4, Innsbruck 1892-94, nn. 13383, 13977; R. Pirro-A. Mongitore, Sicilia sacra, I, Panormi 1733, pp. 704 ss.; C. Eubel, Hierarchia catholica..., I, Monasterii 1913, p. 78; F. Schirrmacher, Die letzten Hohenstaufen, Göttingen 1871, p. 132 e n. 46 a pp. 451 s. (con discussione sulla data dell'incoronazione ed ampia citazione di fonti); R. Straus, Die Juden im Königreich Sizilien unter Normannen und Staufern, Heidelberg 1910, p. 110; H. Arndt, Studien zur inneren Regierungsgeschichte Manfreds, Heidelberg 1911, pp. 42, 44, 131, 133; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., III, col. 1103.