ringhiare
" ‛ Ringhiare ' suole essere atto dei cani minaccianti alcuno che al suo albergo s'appressi " (Boccaccio); " si è stizzosamente stridere " (Vellutello): per traslato è riferito al demonio Minosse, che ‛ sta ' all'ingresso del secondo girone orribilmente, e ringhia (If V 4), e sembra rafforzare con il suo realismo il valore dell'avverbio precedente.
Chiosa Benvenuto: [Minosse] " latrat rigide, quod proprie spectat ad canes, et bene attribuitur conscientiae, quia conscientia nos mordet et lacerat ".