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RINUCCIO d'Arezzo

di Remigio Sabbadini - Enciclopedia Italiana (1936)
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RINUCCIO d'Arezzo

Remigio Sabbadini

Umanista, nato a Castiglione circa il 1395; viveva ancora nel 1450. Almeno fin dal 1415 comparisce nell'isola di Candia insieme col fiorentino Cristoforo Bondelmonti e col medico veneziano Pietro Tommasi. Ivi imparò il greco da Giovanni Simeonachi protopapa di Creta, cercò codici e si esercitò a tradurre. Quindi si trasferì a Costantinopoli, dove ebbe rapporti personali con l'imperatore Manuele. Nel 1423, tornato in Italia, entrò al servizio del veneziano Gabriele Condulmer cardinal legato a Bologna e con lui il 24 agosto entrò a Roma, di dove più non si mosse. Fu segretario nella curia di Niccolò V con Poggio, di cui fu maestro di greco. Ma più che a insegnare, attese a tradurre. Tradusse integralmente quattro epistolarî: Bruto, Diogene, Ippocrate, Euripide e le favole di Esopo; parzialmente Aristofane, Platone, Demostene, Plutarco, Luciano.

Bibl.: D. P. Lockwood, De R. Aretino graecarum litterarum interprete (Harvard Studies in class. philol., XXIV, pp. 51-109); R. Sabbadini, Carteggio di G. Aurispa, Roma 1931, pp. 13, 47, 161-62, 175.

Vocabolario
d, D
d, D D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
patte d’oie
patte d'oie patte d’oie ‹pat du̯à› locuz. fr. (propr. «a zampa d’oca»). – Zampa di gallina, nel senso delle rughe che si formano all’angolo esterno dell’occhio.
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