RÍO DE ORO (XXIX, p. 382)
Compreso nel Sahara spagnolo, il territorio, su una superficie di 184.000 km2, conta appena 1304 abitanti accentrati principalmente nel capoluogo: Villa Cisneros (1011 ab.), porto atlantico, ricco di saline e base per la pesca d'alto mare, uniche risorse economiche del territorio.
Storia. - Dopo il raggiungimento dell'indipendenza, nel marzo 1956, nel Marocco le forze nazionalistiche più estremiste estesero le loro rivendicazioni anche ai territorî del sud che erano rimasti al di fuori del protettorato del Marocco. Il movimento per il "Grande Marocco" tendeva a ricostituire l'unità del paese quale era stata raggiunta nel periodo di massima espansione sotto il sultano Mūlāy Hasan (1873-94), quando esso comprendeva, oltre al Marocco vero e proprio, una parte del Sahara algerino, l'intera Africa occidentale spagnola e la Mauritania. Anche il Río de Oro entrò quindi nella sfera delle aspirazioni marocchine. Il 10 gennaio 1958 il governo spagnolo emanò un decreto per la "riorganizzazione del governo generale dell'Africa occidentale", che suddivise questa nelle due province di Ifni e del Sahara spagnolo: il Sahara spagnolo comprendeva la Saguia Hamra e il Río de oro. Poiché alle rivendicazioni marocchine sembrò dare appoggio lo stesso re Mohammed V, il governo spagnolo prese posizione negando ogni base storica a tali rivendicazioni e, per stabilire nettamente i limiti delle sue concessioni, il 1° aprile 1958 cedette al Marocco la cosiddetta zona del Marocco meridionale, compresa tra Ifni e la Saguia Hamra. Ma nel Río de Oro operavano già, con attacchi alle persone e alle installazioni, numerosi "commandos" dell'esercito di liberazione marocchino. Rinforzi spagnoli si apprestarono a un difficile lavoro di rastrellamento e di difesa.
Bibl.: The Spanish Zone of Morocco, in World Today, 1954, n. 5; T. García Figueras e J. L. Llebrez, Manuales del Africa española, Instituto de Estudios Africanos, 1955.