RÍO MUNI (o Guinea Spagnola; A. T., 118-119)
Territorio dell'Africa occidentale appartenente alla Spagna. Si estende sulla costa Atlantica tra la Baia di Corisco a 1° lat. N. sino alla foce del fiume Campo (Niem) a 2°15′ N. addentrandosi nel continente per circa 200 km. Esso rimane quindi compreso tra l'Africa Equatoriale Francese (Gabon) e il territorio già germanico del Camerun, ora sottoposto a mandato francese. Gli Spagnoli si stabilirono nella Baia di Corisco - scoperta e occupata già dai Portoghesi e ceduta alla Spagna con le isole adiacenti per il trattato di El Pardo (1778) - sino dal 1843, estendendo poi il loro dominio sul territorio bagnato dal Río Muni. Un trattato concluso con la Francia il 27 giugno 1900 ne definì i confini, convenendo inoltre il diritto di prelazione della Francia, qualora la Spagna avesse voluto alienarlo; diritto ceduto alla Germania per gli accordi franco-germanici del 1911, decaduti per il trattato di Versailles. L'area del possedimento è di 24.542 kmq., la sua popolazione di 98.666 ab. dei quali circa 5000 Bianchi. Il territorio è costituito di ripiani arenacei di età incerta, dell'altitudine di 200-500 m., sui quali si sopraeleva l'erta e dirupata Sierra de Cristal, le cui cime toccano i 1000 m. La costa è generalmente bassa, uniforme e importuosa salvo l'estuario del Río Muni, giudicato come il più vasto e sicuro porto di tutta l'Africa occidentale. Appartengono al territorio del Río Muni le isole di Corisco e quelle di Elobey (Grande e Piccola) che sorgono di fronte all'estuario del Río Muni distanti dalla costa circa 30 km. Corisco è pianeggiante e sabbiosa, in parte anche paludosa. Le Elobeyes invece sono celebrate per la vaghezza del loro aspetto. La regione ha il clima proprio della zona equatoriale in cui è situata. La temperatura, quasi costante, oscilla fra i 30° e i 35°. Abbondanti le piogge (oltre 2 metri) che cadono particolarmente in primavera (marzo) e in autunno (ottobre), mentre una stagione assolutamente asciutta si ha dalla metà di maggio alla metà di settembre. Numerosi corsi d'acqua solcano il territorio convergendo specialmente nel Río Muni e nel Rio Benito, il corso inferiore dei quali è navigabile. Le accennate condizioni climatiche, che rendono insalubre il territorio, favoriscono lo sviluppo di una vegetazione lussureggiante, e si può dire che l'interno della colonia è coperto tutto di una foresta vergine popolata da una ricca fauna rappresentata da elefanti, ippopotami, gorilla, ecc. La popolazione indigena è costituita da negri Fan (Bantu), gente fiera e vigorosa, che attende alla pesca e alla caccia, ma anche alla coltivazione della terra e all'allevamento del bestiame. Gli abitanti di Corisco costituiscono un aggruppamento speciale detti Benga, che sembrano in via di estinzione. La colonizzazione europea si può dire appena iniziata e solo centro di una qualche attività economica è Bata, posta quasi nel punto mediano della costa; piccola città coloniale di ridente aspetto, dove vivono circa 350 europei. Altro centro notevole è Kogo nell'estuario del Rio Muni. Alcune fattorie spagnole, tedesche, inglesi e francesi sono stabilite lungo la costa, dove attendono specialmente alla coltivazione del cacao e alla raccolta e all'esportazione dei prodotti locali. Sino dal 1911 alla colonia del Río Muni vennero aggregate le isole di Fernando Poo e di Annobón, prendendo la denominazione di Guinea Española, posta sotto l'autorità di un governatore generale residente a Santa Isabel nell'isola di Fernando Poo. Complessivamente la Guinea Spagnola si estende per 26.659 kmq. e ha una popolazione di 120.743 ab., di cui 3.200 Bianchi. Il movimento commerciale della colonia fu nel 1930 di 17,6 milioni di pesetas per le importazioni e di 22 milioni per le esportazioni (olio di palma, avorio, legnami, cacao, arachidi, caucciù).
Bibl.: L. Najera Angulo, Los territorios españoles en el Golfo de Guinea, in Boll. Soc. geogr. nacional Madrid, 1932, nn. 6 e 7.