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RÍO TINTO

di Giuseppe Caraci - Enciclopedia Italiana (1936)
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RÍO TINTO (A. T., 39-40)

Giuseppe Caraci

È il nome di un piccolo corso d'acqua della Spagna meridionale (Andalusia, provincia di Huelva), che finisce insieme con l'Odiel nel Golfo di Cadice; ma nell'accezione più diffusa si applica alla parte centrale della zona mineraria che dal basso Guadalquivir (a O. di Siviglia) si distende per circa 250 km. di lunghezza e 25 km. (in media) di larghezza fino oltre la frontiera portoghese, in corrispondenza all'affioramento di ampie masse di terreni paleozoici (silurico e carbonico), e, più ristrettamente ancora, alle miniere di rame che ne formano la coltivazione principale e senza dubbio più estesa (ma vi si estrae anche ferro, cromo, manganese e antimonio). Il distretto di Río Tinto fornisce, insieme con quello finitimo di Tharsis, la quasi totalità del minerale di rame prodotto in Spagna; una parte del quale è utilizzata sul luogo per la preparazione dell'acido solforico e dei suoi derivati (produzione media dell'ultimo decennio: 4 milioni di tonn. annue di minerale; 1,4 milioni di tonn. di zolfo estratto dalle piriti, circa metà del quantitativo mondiale. La zona di Río Tinto fornisce da sola 1,8-2 milioni di tonn. di minerale). Le miniere di Río Tinto conosciute al pari di quelle di Tharsis fino dall'antichità preromana (Fenici), furono nel 1873 cedute dal governo spagnolo a una compagnia inglese (Rio Tinto Company) per 82 milioni di pesetas; numerose altre società straniere (soprattutto francesi) lavorano altre piccole miniere di rame e di manganese. Nel centro della zona, che occupa 35-40 mila operai, si è sviluppato un abitato dello stesso nome (10 mila abitanti), congiunto a Huelva da camionabili e da due linee ferroviarie.

Vedi anche
Huelva Città della Spagna sud-occidentale (148.027 ab. nel 2008), in Andalusia, capoluogo della provincia omonima. ● Di origine remota, con tracce di frequentazione fin dal Paleolitico e tombe megalitiche dell’età del Bronzo; durante la dominazione romana (forse col nome di Onoba) fu centro di esportazione ... Penisola Iberica La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale, chiusa a NE dai Pirenei, che rappresentano un confine naturale molto deciso. Con una superficie di circa 590.000 km2, la Penisola Iberica, Penisola supera di molto le penisole italiana e balcanica, da cui si distingue per la forma più massiccia, ... Palos (o Palos de la Frontera) Centro della Spagna (8415 ab. nel 2006), nell’Andalusia, in prov. di Huelva, alla foce del Río Tinto. ● Dal porto di Palos salpò Cristoforo Colombo il 3 agosto 1492. Andalusia (sp. Andalucía) Vasta regione (87.598 km2 con 8.059.461 ab. nel 2007) della Spagna meridionale, comunità autonoma dal 1983, la seconda per dimensioni territoriali, dopo quella di Castiglia e Léon, e la prima per popolazione: comprende le province di Almería, Cadice, Córdoba, Granada, Huelva, Jaén, Málaga ...
Vocabolario
tinto
tinto agg. [part. pass. di tingere; lat. tĭnctus, part. pass. di tĭngĕre]. – 1. Con i sign. proprî del verbo: a. Sottoposto a tintura, portato a un colore diverso dall’originario: stoffa t.; vestito t. (o ritinto); capelli t.; labbra t.,...
rio¹
rio1 rio1 agg. e s. m. [lat. reus: v. reo1], poet. – 1. agg. Reo, colpevole; soprattutto negli usi fig., avverso, perverso, malvagio: Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento (Dante); aprì con rio consiglio Novo...
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