ripianamento
Nelle situazioni in cui un’impresa o un’istituzione pubblica si trovi con risultati negativi di gestione o ingenti debiti, il r. indica l’operazione della loro copertura, anche parziale. In particolare, nel caso di imprese fortemente indebitate con più soggetti, il r. del debito può diventare un servizio, offerto da alcune società finanziarie, che prevede solitamente l’estinzione di tutti i debiti (o di molti di essi) a fronte della stipula di un nuovo prestito; quest’ultimo dovrebbe presentare condizioni più sostenibili per l’impresa in termini di importo mensile della rata, interessi, durata.
Forma di ridefinizione del debito a carico di un soggetto che, attraverso la modifica di alcuni degli elementi che lo caratterizzano (durata, tassi di interesse, valore delle rate), porta a un miglioramento delle condizioni a carico del debitore stesso, così da favorire il risanamento della sua situazione finanziaria. La ristrutturazione del debito, disciplinata anche dalla normativa che regola le situazioni di fallimento, può avvenire non solo con riferimento a un’impresa, ma anche nei confronti di uno Stato che non è più in grado di fare fronte ai propri obblighi di pagamento rispetto ai creditori (r. del debito sovrano). Esempio di ristrutturazione del debito (chiamato in ingl. haircut) è quello avvenuto in Argentina nel 2005 a seguito della forte crisi finanziaria che l’aveva investita o in Grecia tra il 2011 e il 2012 a causa della forte speculazione sul suo debito sovrano. Lo stesso Parlamento europeo è intervenuto sul tema, attraverso il Meccanismo di stabilità europeo (European Stability Mechanism, ➔ ESM) che, tra le altre attività, deve sostenere finanziariamente i Paesi in difficoltà nel ripagamento dei propri debiti a fronte di operazioni di ristrutturazione dello stesso (➔ anche debito pubblico).