riprezzo
Due volte nella Commedia, in rima con mezzo e rezzo. " Brivido " causato dal freddo: mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi (If XXXII 71).
Questa la spiegazione più naturale; qualche commentatore tuttavia preferisce cogliere nel termine una notazione di " orrore ": " idest rigor, horripilatio " (Benvenuto, ma nel duplice senso morale e fisico), " orrore e raccapriccio " (Daniello), " in senso traslato, orrore, spavento " (Casini-Barbi), con riferimento analogico alla pena dei traditori della patria.
Nell'altra occorrenza (If XVII 85) indica esplicitamente il " brivido " della febbre quartana.