riprovagione
" Confutazione ", " dimostrazione " della falsità di un'opinione, con due sole occorrenze nel Convivio.
In IV XIV 1 il sostantivo è usato genericamente con riferimento a un precedente ‛ riprovare ': [seguita che si riprovi quanto è] in quella parte... E questa riprovagione si fa...
In IV VII 5 il valore è più tecnico. D. commenta i vv. 38-39 della canzone Le dolci rime: vilissimo sembra, a chi 'l per guata, / cui è scorto 'l cammino e poscia l'erra; si tratta dell'invettiva contro coloro che reputano nobile chi sia disceso da nobile stirpe, tutto che esso sia da niente (§ 2); l'invettiva, come D. stesso riconosce, è molto violenta: la mala condizione di questa populare oppinione... percuot[o] fuori di tutto l'ordine de la riprovagione, cioè " colpisco, come di spada, di somma riprovazione col superlativo, oltre tutto l'ordine: praeter ordinem, di là dall'ordinario " (Busnelli-Vandelli).