risentire
In dittologia sinonimica con ‛ disvegliare ' vale " destarsi ", ed è usato in senso figurato: gli atti della Donna gentile fanno amore disvegliare e risentire là dovunque è de la sua potenza seminata per buona natura (Cv III VII 13), ben chiarito dal commento del Busnelli: " Essendo soavi e misurati, gli atti... della donna risvegliano in atto amore nelle anime ben nate, dove è già in potenza ".
La maggioranza dei commentatori ritengono che r. abbia lo stesso valore di " ridestarsi dal sonno ", " ritornare in sé dopo una visione ", in Pd XXIII 49 Io era come quei che si risente / di visïone oblita e che s'ingegna / indarno di ridurlasi a la mente. Solo il Lombardi, ora ripreso dal Mattalia, spiega " ha qualche sentore, qualche residua passione ", osservando che un sogno ‛ oblito ' non può essere causa di risveglio e chi si desta non dimentica il sogno " se non quando tra la visione e la veglia tramezza altro dormire ".