riserva energetica
La quota di risorsa e. che può essere estratta in condizioni di vantaggio economico identificata sulla base dei costi di investimento, delle conoscenze geologiche e tecnologiche, delle aspettative sull’andamento dei prezzi futuri e delle scelte di politica e. e ambientale. L’epressione risorsa e. è comunemente usata per indicare l’insieme degli elementi presenti in natura utilizzabili dall’uomo per produrre energia, dato il livello delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Esse sono classificate in risorse rinnovabili e non rinnovabili. Queste ultime non possono essere rigenerate se non in tempi geologici e comprendono i combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale) e le risorse nucleari (uranio, torio). Le rinnovabili, a eccezione della geotermia e della gravità, sono tutte di origine solare e sono rese disponibili secondo modalità diverse: irraggiamento solare diretto, moti delle acque (serbatoi idrici), moti dell’atmosfera (venti), biomasse. La stima di una risorsa non rinnovabile consiste nel determinare la quantità totale che può essere estratta in condizioni di vantaggiosità economica dimostrata o potenziale (Ultimately Recoverable Resources, URR).
Le r. e. sono classificate secondo un indice relativo al loro grado di accessibilità (stimato). Si parla di r. accertata (P1) con riferimento alla quantità di r. che può essere estratta in condizioni di vantaggiosità economica e con ragionevole certezza, stimando cioè che esista una probabilità del 90% che la quantità effettivamente recuperabile sia superiore al valore stimato. Le r. probabili (P2) sono caratterizzate da un livello di certezza inferiore rispetto alle r. accertate: la probabilità che la quantità effettivamente recuperabile sia superiore alla somma delle r. accertate e delle r. probabili è del 50%. Le r. possibili (P3) hanno un livello di certezza ancora inferiore e la probabilità che la quantità recuperabile sia superiore alla somma delle r. accertate, delle r. probabili e delle r. possibili è del 10%. Una valutazione quantitativa delle r. è importante per individuare le azioni da intraprendere al fine di aumentarne la disponibilità o di fronteggiarne un possibile esaurimento. Dai dati attualmente disponibili risulta che a livello mondiale il rapporto tra r. accertate e produzione annua è pari a circa 45 anni per il petrolio, 60 anni per il gas naturale e 120 anni per il carbone.
La relazione tra r. e risorse non è costante nel tempo ma dipende da diversi fattori soggetti a variazioni imprevedibili, quali i mutamenti tecnologici, le scelte di politica energetica e ambientale e l’evoluzione del contesto economico. Il progresso tecnologico aumenta la probabilità di scoperte di nuovi giacimenti e incrementa il tasso di sfruttamento di quelli esistenti. Le scelte di politica e. e ambientale possono limitare l’impiego di alcune risorse e favorire lo sfruttamento di altre (la sostituzione del carbone con il gas naturale per contenere l’effetto serra, la riduzione dell’uso di uranio nell’ipotesi di non ricorrere all’energia nucleare). Tra i fattori economici, il prezzo svolge un ruolo determinante: l’incremento della domanda provoca un aumento del prezzo che, da un lato, favorisce i miglioramenti delle tecniche di estrazione e la ricerca di nuovi giacimenti, dall’altro stimola gli utilizzi efficienti della risorsa, determina una riduzione della domanda e un maggiore interesse verso risorse alternative e risorse rinnovabili.