risk management
Secondo la concezione dominante, fase del sistema di controllo interno orientata verso una duplice funzione: il controllo interno nell’interesse degli azionisti (obiettivi di conformance) e il miglioramento della performance per la creazione del valore a vantaggio di tutti gli stakeholder (obiettivi di performance). Se si adotta la prospettiva della performance, questo approccio, tramite l’analisi dei fattori di rischio e la valutazione del loro impatto sulla performance aziendale, si presenta come un sistema di management per la creazione di vantaggio competitivo e di valore, in quanto permette un’assunzione consapevole dei rischi e una limitazione degli eventuali effetti negativi. Il r. m. è anche interpretato come un processo finalizzato a identificare, monitorare e quindi gestire gli eventi che potenzialmente determinano effetti sullo svolgimento delle attività aziendali e a fornire assicurazioni relativamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali ai differenti livelli di management fino ad arrivare alla relazione con gli investitori. Le attività tipiche comprendono la definizione degli obiettivi, l’identificazione dei rischi, il r. assessment, il r. response, le attività di controllo, le attività di informazione e comunicazione, e le attività di monitoraggio.
Il r. m. è un processo composto da fasi strettamente connesse al modo in cui le attività aziendali sono gestite nella prospettiva ‘proattiva’ del controllo strategico, per la massimizzazione delle opportunità, ponendosi l’obiettivo di individuare ‘la giusta soluzione per ogni rischio’, e contribuendo in tal modo a tramutare i rischi in vantaggi competitivi, massimizzando le opportunità. Tale processo è condotto a livello corporate (➔) con riferimento all’azienda nel suo complesso (e con una prospettiva mirata ai mercati finanziari), a livello di divisione, di specifica business unit, fino ad arrivare alla singola unità organizzativa e al processo di business. A differenza dei sistemi di r. m. tradizionali, orientati principalmente verso l’analisi e la gestione dei rischi finanziari e di mercato, l’attenzione è quindi rivolta all’individuazione dei fattori di rischio che, in vario modo e secondo differenti orizzonti temporali, influenzano la conduzione dell’attività aziendale. In tale prospettiva l’attività di r. m. non è più esclusiva della funzione a esso dedicata (in genere, quella amministrativa) ma diviene invece responsabilità del management. Ciò comporta che chi si occupa di un’unità operativa, oltre ai compiti di carattere strategico (definizione degli obiettivi) e di natura operativa (allocazione delle risorse e svolgimento delle attività), deve assumere una funzione di r. m., individuando e monitorando i rischi di sua competenza.