risposta (risposto)
" Replica " a una domanda: E io, ch'avea già pronta la risposta, / sanza indugio a parlare incominciai (If XXVII 34); Questo mi parve per risposta udire (Pg XIII 97; cfr. anche If XVI 77 inteser per risposta); Or qui a la question prima s'appunta / la mia risposta (Pd VI 29); altre occorrenze in Cv I XII 1, III IV 8, IV XII 20, XXVII 19, If X 66, 71 e 112, XXVII 61, XXXII 92, Pg VIII 61, XXVI 19, XXX 106, Pd XV 69, XXI 53, Fiore CXLIII 5 e 6, Detto 121.
La r. è data dall'occhio in If XXXIII 107, dove si registra il sintagma ‛ far r. ', presente anche in XII 64, XXIX 17 e Pd XXII 35, ma con soggetto personale; render r. ' è in If XXIV 76.
La forma ‛ risposto ', presente in Fiore CCXXVIII 1 (dove conserva il valore più comune, com'è reso evidente anche dalla struttura sintattica della frase, con accusativo interno: Quand'i' udi' quel buon risposto fino / che la gentil rispuose; e del resto v. Cecco Angiolieri Io averò quell'ora 6 " non posso aver un bon risposto "), è accolta dal Petrocchi (sulla testimonianza di autorevoli codici) in Pg XX 100 Ciò ch'io dicea di quell'unica sposa / de lo Spirito Santo e che ti fece / verso me volger per alcuna chiosa, / tanto è risposto a tutte nostre prece / quanto 'l dì dura, a sostituzione di disposto, preferito da alcuni editori (tra cui il Foscolo e il Porena) e di risposta della '21 e del Casella. Il vocabolo avrebbe nel testo il senso di " responsorio " secondo il rito ecclesiastico (cfr. Barbi, Problemi I 229, 249): Ugo Capeto vuol dire che gli esempi di virtù recitati dalle anime si alternano con le preghiere a guisa, appunto, di responsorio. V. anche Petrocchi, ad locum.