ritmicità biologica circadiana
Attività biologica che oscilla in condizioni ambientali costanti (per es., in condizioni di buio e temperatura costanti) con un periodo la cui lunghezza si approssima alle 24 ore. Il termine circadiano riflette il fatto che, nella maggior parte dei casi, nelle suddette condizioni, il periodo della ritmicità biologica si discosta leggermente dalle 24 ore. Non tutti i ritmi biologici caratterizzati da un periodo di circa un giorno possono essere definiti ritmi circadiani. I veri ritmi circadiani, che rappresentano, quindi, dei fenotipi generati dal funzionamento di un orologio endogeno circadiano, si distinguono dagli altri perché posseggono alcune caratteristiche peculiari. Essi sono infatti temperatura-compensati, nel senso che variazioni di temperatura, comprese nell’intervallo solitamente esplorato da un determinato organismo, non alterano significativamente la periodicità associata all’oscillazione. I veri ritmi circadiani, inoltre, persistono a lungo in condizioni ambientali costanti (definite dai cronobiologi come condizioni in cui l’orologio biologico circadiano si trova in uno stato di free running) e possono essere sincronizzati da stimoli ambientali (Zeitgeber), come la luce o la temperatura. Un vero ritmo biologico circadiano è, per es., quello relativo all’attività locomotoria degli organismi animali, definito dalla periodicità che caratterizza l’alternanza delle fasi del sonno e della veglia. Un ritmo biologico circadiano può essere descritto dalla durata precisa del periodo che lo caratterizza, dall’ampiezza della sua oscillazione e dalla sua fase, cioè dallo stato dell’oscillazione in un determinato momento rispetto a un punto di riferimento del ciclo.
→ Orologi biologici circadiani