ritorcere
Con costrutto transitivo, il verbo indica un movimento degli occhi " voltati nuovamente " in avanti dopo aver guardato indietro, in Pd III 22 per veder di cui fosser, li occhi torsi; / e nulla vidi, e ritorsili avanti / dritti nel lume de la dolce guida; in contesto figurato, detto degli occhi della mente, dell'attenzione che va riportata all'argomento centrale della discussione, in Pd XXIX 127 Ma perché siam digressi assai, ritorci / li occhi oramai verso la dritta strada, / sì che la via col tempo si raccorci.
Con costrutto intransitivo pronominale per " tornare indietro ", " volgere indietro il proprio corso ", " spostarsi indietro ", detto a proposito dell'eclissi solare avvenuta alla morte di Cristo, quando, secondo l'opinione di alcuni teologi, la luna si ritorse (Pd XXIX 97), " retrocesse ", dal punto in cui si trovava, cioè essendo in fase di plenilunio, dal segno zodiacale diametralmente opposto a quello dell'Ariete in cui era il sole, " e corse sei segni e venne sotto lo sole in uno istante " (Buti).
La lezione ritorce è in qualche codice tardo e poi nella Crusca, sino al Foscolo e alla '37, in Pd X 26, dove però il Petrocchi legge ché a sé torce tutta la mia cura (lezione adottata nella '21). V. anche TORCERE.