RIVAROLO Ligure (A. T., 24-25-26)
Cittadina della Liguria, già capoluogo di comune autonomo, ora frazione del comune di Genova. Il nome deriva da quello di Riparolum o Riparolium per la sua situazione sulle rive del torrente Polcevera; è a monte di Sampierdarena e costituisce un importantissimo centro d'industrie con grandi opifici, che dànno lavoro a numerosissimi operai: oleificio, cotonificio e anche lanificio e maglificio; officine elettromeccaniche e di riparazione di vagoni ferroviarî; fabbriche di concimi chimici, di sapone; concerie, raffinerie di zucchero. L'abitato, che si sviluppa in prosecuzione di quello di Sampierdarena e continua la zona industriale genovese nella valle del Polcevera, si stende su entrambe le rive del torrente, ma specialmente sulla sinistra, e si prolunga con gruppi di case, ville, chiese sui colli che chiudono la valle, coltivati specialmente a viti, mentre sul fondo valle si trovano ricche colture di orti, soprattutto in località Teglia, a N. di Rivarolo e già frazione di questo comune.
Il comune di Rivarolo Ligure ha visto crescere la sua popolazione con grande rapidità, da 6973 abitanti nel 1861 a 8941 nel 1881, a 16.602 nel 1901, a 28.536 nel 1921; unito quindi al comune di Genova, vi si contavano 31.965 abitanti nel 1931.