riverso
Vale " franamento ", " rovina ", ed è usato a proposito dell'immane crollo di materiale roccioso provocato nell'Inferno dal terremoto che, secondo la narrazione evangelica (Matt. 27, 51), sconvolse la terra al momento della morte di Cristo: If XII 45 questa vecchia roccia, / qui e altrove, tal fece riverso.
La locuzione avverbiale a riverso indica la posizione di chi si trova rovescioni, cioè in una giacitura distesa e supina: Rime CIII 42 esto perverso / ... disteso a riverso / mi tiene in terra (cfr. Francesco da Barberino Reggimento 312 " pollo prima bocconi a giacere / e poi il poni rivescio ").