rivocare (revocare; revoche, in rima, indic. pres. II singol.)
Né l'impetrare ispirazion mi valse, / con le quali e in sogno e altrimenti / lo rivocai (Pg XXX 135): riferendosi allo smarrimento morale di D., Beatrice si rammarica di averlo vanamente " richiamato a sé, all'amore di sé ", una volta che era salita di carne a spirto (v. 127), per distorglielo dalla via non vera (v. 130).
‛ R. a la mente ' vale in Pd XI 135 " richiamare alla memoria ", quindi " tenere ben presente qualcosa davanti al pensiero " (nel caso specifico s. Bonaventura, rivolgendosi a D., allude a quanto ha detto nel corso del canto intorno alla figura di s. Francesco e alla degenerazione dell'ordine domenicano): se ciò ch'è detto a la mente revoche, / in parte fia la tua voglia contenta. Il verbo è qui in rima con poche e fioche, unico esempio di rima in -oche in tutta la poesia di Dante.