rivoluzione delle rose
rivoluzióne delle ròse. – Movimento pacifico di piazza che nel novembre 2003 ha costretto il capo del governo georgiano E. Ševardnadze a dimettersi. I manifestanti sono scesi in piazza impugnando delle rose dopo le elezioni parlamentari del novembre 2003, considerate dall'opposizione inficiate da brogli. Ritenendo illegittima la vittoria dei partiti filopresidenziali riuniti nel blocco Per la nuova Georgia, le forze di opposizione hanno portato nelle strade della capitale migliaia di manifestanti, che hanno invaso pacificamente il Parlamento costringendo Ševardnadze alla fuga e a presentare le dimissioni per scongiurare una nuova guerra civile. Annullati i risultati delle consultazioni legislative, sono state indette nuove elezioni generali. Quelle presidenziali, svoltesi nel gennaio 2004, sono state vinte a larghissima maggioranza da M. Saakašvili (96,9% dei voti), portavoce del nuovo nazionalismo georgiano, filo-occidentale, e uno dei principali leader del movimento, mentre le successive legislative, svoltesi nel marzo 2004, hanno dato la vittoria alla coalizione che lo ha sostenuto. La rivoluzione georgiana ha beneficiato di un notevole credito da parte dell’Occidente inaugurando il processo di cambiamento geopolitico indicato con l’espressione rivoluzioni colorate, proseguito con incerto successo in Ucraina (rivoluzione arancione, 2004) Kirghizistan (rivoluzione dei tulipani, 2005).