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rivoluzione permanente

Dizionario di Storia (2011)
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rivoluzione permanente


Il predicato «permanente» applicato alla rivoluzione si trova già in scritti di K. Marx del 1844 (Zur Judenfrage), di P.-J. Proudhon del 1848 (Toast à la Révolution), di F.J. Stahl del 1852 (Was ist Revolution? Ein Vortrag). In questi autori, dalle pur differenti posizioni politiche e dottrinali, il concetto di r.p. intende sottolineare che la rivoluzione non può risolversi in un unico atto; di là dal mutamento dell’assetto costituzionale, che è stato visto sovente concludersi in tempi rapidi, la progettata trasformazione dei rapporti sociali ed economici, l’eliminazione di ogni forma di sfruttamento e di alienazione, l’abbat­timento di tutte le autorità tradizionali, il mutamento in profondità della cultura e delle coscienze non soltanto richiedono tempi lunghi, ma non possono mai essere considerati propriamente conclusi. Peraltro, quando L. Trockji teorizza nel 1906 il concetto di r.p. (in Bilanci e prospettive; poi approfondito nelle Lezioni dell’ottobre, del 1924, e ne La rivoluzione permanente, del 1930), facendone la bandiera del movimento operaio internazionalista, lo riveste di significati alquanto diversi, che furono ripresi da Lenin nel 1917 per denunciare i limiti della rivoluzione di febbraio. In quest’ultima accezione non tanto la lunga durata, resa inevitabile dall’immensità dei compiti che si prospettano ai rivoluzionari, quanto la necessità di saltare le fasi intermedie caratterizza la r. permanente. Il proletariato non deve accettare di operare per un periodo indeterminato entro il quadro della democrazia borghese, in attesa che maturino le condizioni per passare a uno stadio rivoluzionario più avanzato, ma deve procedere immediatamente sulla strada della rivoluzione socialista.

Vedi anche
rivoluzione Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto. ● Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei suoi aspetti economici e politici. agraria rivoluzione verde Nome dato a una serie di innovazioni ... Lev Davidovič Trockij Trockij ‹tròzk'i› (in base ad altri criteri di traslitterazione, Trotski, Trotzki), Lev Davidovič. - Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo ... stalinismo L'interpretazione del marxismo-leninismo propria di Stalin, che, in contrapposizione alla teoria della rivoluzione permanente, affermò il principio dell'autosufficienza della rivoluzione russa, e la corrispondente prassi politica, adottata dallo stesso Stalin a partire dalla fine degli anni Venti, con ... totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla repressione poliziesca. ● Storicamente, ...
Categorie
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  • FILOSOFIA DELLA STORIA in Storia
Tag
  • RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO
  • PROLETARIATO
  • ALIENAZIONE
  • PROUDHON
  • LENIN
Vocabolario
rivoluzióne
rivoluzione rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il...
permanènte
permanente permanènte agg. e s. m. e f. [propriam., part. pres. di permanere]. – 1. agg. Che rimane durevolmente, che ha durata stabile, che continua a sussistere o a essere tale per un lungo periodo di tempo, senza interruzioni né cambiamenti...
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