RNA catalitico
Acido ribonucleico che possiede anche funzioni catalizzatrici, ossia è anche in grado di comportarsi come un enzima. Nel 1981, Thomas Cech stava studiando la biogenesi dell’RNA ribosomale nel ciliato Tetrahymena, quando scoprì che l’introne presente nel precursore dell’rRNA era in grado di rimuoversi autonomamente dalla molecola senza l’ausilio di una proteina catalizzatrice. La capacità dell’introne dell’rRNA di funzionare come un enzima implicava la possibilità che la primissima molecola della vita sia stata una RNA replicasi in grado di catalizzare la sua stessa replicazione senza l’aiuto di una proteina. Questo ipotetico RNA avrebbe dovuto funzionare sia come materiale genetico sia come replicasi, ossia enzima della replicazione. La scoperta nel 1983 di un secondo tipo di RNA catalitico dette un’ulteriore conferma a questa osservazione. Da allora sono stati scoperti molti nuovi esempi di RNA catalitico, e le proprietà catalitiche dell’RNA sono state esaminate in dettaglio. Per differenziarli dagli enzimi proteici spesso gli RNA catalitici vengono definiti ribozimi. Si è dimostrato che un piccolo RNA di circa 200 nucleotidi è in grado di usare ribonucleosidi-trifosfati come precursori per copiare una molecola-stampo di RNA. L’esistenza di questo enzima prova un principio fondamentale del mondo a RNA: un enzima fatto di RNA può copiare l’RNA in RNA. Prima della scoperta dell’RNA catalitico, il punto di vista comune di biologi e chimici era che miliardi di anni di evoluzione avessero completamente cancellato la natura delle prime molecole in grado di autoreplicarsi e delle prime cellule viventi. La scoperta dell’RNA catalitico modificò questo concetto: divenne possibile ipotizzare che la vita avesse avuto inizio con un RNA che funzionava sia come genoma sia come replicasi. Nello stesso tempo, poiché gli RNA catalitici esistono ancora nel mondo odierno a DNA, divenne lecito pensare agli organismi contemporanei come ad archivi viventi della storia dell’evoluzione. (*)
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