Adams, Robert
Chirurgo irlandese (1791 ca. - Dublino 1875). Prof. di chirurgia all’univ. di Dublino, sottolineò l’importanza dell’esame autoptico e correlò le osservazioni cliniche con i referti patologici. Compì studi sull’artrite e la gotta. Nel 1827 descrisse una sindrome cardiaca caratterizzata da crisi saltuarie e brevissime di vertigini e talora anche da deliqui e convulsioni.
Quadro clinico di perdita improvvisa di coscienza, correlato a una condizione di temporanea ischemia cerebrale che trova la sua causa più frequente in una asistolia cardiaca, condizione quest’ultima che si può sviluppare nel corso di alcune aritmie, come per esempio nel blocco atrioventricolare severo o completo e nella malattia del nodo del seno. Dal punto di vista clinico, tutto dipende dalla durata dell’asistolia e dell’ischemia cerebrale conseguente: se questa dura da 2 a 5 s, il paziente avverte una vertigine; da 5 a 10 s si verificano perdita di coscienza e caduta a terra; se l’ischemia perdura più di 15 s, il paziente perde anche feci e urine e compaiono convulsioni, cianosi e respiro stertoroso; più grave ancora risulta il quadro qualora l’interruzione della circolazione cerebrale duri più di 30 s, con il paziente che appare ‘come morto’; dopo 3÷4 minuti di blackout, si verificano lesioni ischemiche irreversibili delle cellule del sistema nervoso centrale.
Biografia
1814 Inizia gli studi di medicina a Dublino
1826 È uno dei fondatori della School of Medicine di Richmond
1827 Pubblica il trattato Cases of Diseases of the Heart, in cui descrive la sindrome che porta il suo nome
1857 Pubblica il lavoro A Treatise on Rheumatic Gout, or Chronic Rheumatic Arthritis of All the Joints
1861 Viene nominato professore di chirurgia all’università di Dublino
1875 Muore a Dublino