EDEN, Robert Anthony (App. I, p. 539)
Dimissionario nel febbraio 1938, perché avverso ad accordi ch'egli riteneva il governo fascista non avrebbe poi rispettati, oppositore di parte conservatrice alla politica di Chamberlain, invano sollecitò intese diplomatiche con l'URSS e un governo di unità nazionale. Il 3 settembre 1939 rientrò nel gabinetto Chamberlain quale ministro per i Dominî, incaricato specialmente del coordinamento delle forze inglesi e dell'Impero. Ministro della Guerra con Churchill, si diede a organizzare la difesa militare dell'isola mediante la costituzione della Home Guard (Guardia nazionale). Promosso ministro degli Esteri il 23 dicembre, conservò la carica, accompagnandovi dal 22 novembre 1942 quella di leader della maggioranza parlamentare, fino alla caduta del secondo gabinetto Churchill (26 luglio 1945). Luogotenente fedelissimo del primo ministro, contribuì a promuovere una politica di zone d'influenza e a concedere all'URSS una sempre maggior penetrazione nell'Europa orientale e centrale, del che mostrò tanto più dì pentirsi come secondo capo dell'opposizione, quanto meno si attuarono le speranze riposte nelle N. U., di cui lo stesso E., primo delegato britannico alla conferenza di San Francisco (25 aprile 1945), si era fatto promotore.
Avversario tenace del programma laburista di economia pianificata e di nazionalizzazione industriale, E. ha elaborato, a titolo di compromesso polemico, la formula: "democrazia proprietaria estesa all'intera nazione", che dovrebbe, pur mantenendo i controlli necessarî ed evitando i rischi dell'economia di mercato, garantire sul fondamento della proprietà privata il massimo di libertà individuale. I principali discorsi di E. fra il 1939 e il 1946 sono raccolti in Freedom and Order, Londra 1947.
Bibl.: W. S. Churchill, The gathering Storm, Londra 1948; G. Ciano, L'Europa verso la catastrofe, Milano 1948.