BARNES, Robert
Teologo anglicano, nato presso Lynn nel 1495, entrò giovanissimo nel convento agostiniano di Cambridge. Nel 1523 ebbe il dottorato in teologia; poco dopo Thomas Bilney lo convertì alle idee di Lutero, che il B. manifestò in un sermone del 24 dicembre 1525, in cui, commentando il testo di Filippesi IV, 4 "Rallegratevi sempre nel Signore", condannava le festività. Fu perciò processato per eresia davanti al cardinale Wolsey; ma, persuaso dall'amico Gardiner, abiuró. Fu tuttavia chiuso per sei mesi in prigione, quindi nei conventi di Londra e di Northampton. Nuovamente accusato di eresia, fuggì in Germania, dove conobbe Lutero. Enrico VIII, nella sua nuova politica, lo richiamò in Inghilterra. Nel 1534, mandato in missione ad Amburgo, consigliava al suo re l'alleanza con Cristiano III di Danimarca. Fu quindi inviato nuovamente in Germania, per conoscere l'opinione dei teologi luterani sul divorzio e sul secondo matrimonio di Enrico VIII, e poi con un invito per Melantone. Nel 1538 cominciò a dire la messa in inglese, e favorì i protestanti, per quanto avversasse gli anabattisti e i sacramentariani, che negavano la transustanziazione. Nel 1539 fu mandato di nuovo in Germania a negoziare il matrimonio del re con Anna di Cleves. Nell'anno successivo, una nuova violenta polemica col Gardiner, dopo una ritrattazione, seguita da una riaffermazione delle sue idee, gli procurò il processo per eresia, che lo condusse sul rogo, vittima di quella stessa "supremazia regia" ch'egli aveva sostenuta. Tra gli scritti di lui, meritano menzione le anticattoliche Vitae Romanorum Pontificum, Basilea 1535.
Bibl.: J. Gardiner, in Dictionary of National Biography, I, Londra 1921-22, pp. 1173-1176.