Bolt, Robert
Drammaturgo e sceneggiatore inglese, nato a Sale (Manchester) il 15 agosto 1924 e morto a Petersfield (Hampshire) il 20 febbraio 1995. Estraneo alla sperimentazione del contemporaneo teatro di avanguardia inglese, B., pur avendo attinto all'esperienza brechtiana, costruì i suoi drammi secondo l'impianto del teatro tradizionale. Tema dominante della sua opera, con il quale seppe raggiungere il grande pubblico, è quello della fedeltà dell'individuo alla propria coscienza, e non a un ideale. Il legame con la tradizione, ma soprattutto l'attenzione estrema verso il linguaggio e la cura nell'elaborazione del dialogo gli consentirono di dominare, con successo, materiali narrativi complessi come quelli affrontati per il cinema. Autore di sceneggiature di film spettacolari e di grande successo, ottenne due premi Oscar: nel 1966 per Doctor Zhivago (1965; Il dottor Zivago) di David Lean e nel 1967 per A man for all seasons (1966; Un uomo per tutte le stagioni) di Fred Zinneman.
Laureatosi in storia all'università di Manchester nel 1949, dopo aver servito nell'esercito durante la Seconda guerra mondiale, si dedicò all'insegnamento (1950-1958), che abbandonò poi una volta raggiunto il successo come autore teatrale con Flowering cherry. Numerosi erano stati inoltre i drammi radiofonici, molti destinati ai ragazzi, scritti in quegli anni, tra cui A man for all seasons (1954) che successivamente fu adattato per il teatro e accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica. Avvicinatosi al cinema, la sua prima sceneggiatura, Lawrence of Arabia (1962; Lawrence d'Arabia), scritta in collaborazione con Michael Wilson per il regista Lean e basata sull'autobiografico Seven pillars of wisdom, gli valse nel 1963 una nomination all'Oscar. Dialoghi intensi, addirittura epigrammatici, introducono o chiudono splendide sequenze d'ambiente e di ricostruzione storica e forniscono al racconto epico una scansione sotterranea da cui emergono drammi psicologici individuali. Nel 1965, sempre per Lean, scrisse la sceneggiatura di Doctor Zhivago, adattando il romanzo di B. Pasternak, che, nonostante l'Oscar ottenuto, fu accolta meno favorevolmente dalla critica. Lo stesso regista fu contrariato da quella che sembrava una radicale trasformazione del romanzo per le esigenze di un kolossal cinematografico in cui tuttavia B. tenne fede all'autore. Egli, infatti, lasciò che gli eventi storici ‒ che in Lawrence of Arabia tanta parte avevano avuto nelle trasformazioni dei personaggi ‒ attraversassero le storie individuali senza incidere, se non come ostacoli esterni, su aspirazioni o destini, mentre il cammino interiore di ciascuno si conservava, come Pasternak aveva voluto, integro e libero. Nel 1966 adattò per Zinnemann A man for all seasons, in cui ancora una volta viene esplorato il dramma personale di un uomo d'eccezione su uno sfondo storico (in questo caso l'Inghilterra del Cinquecento). B. però non seppe, o più probabilmente non volle, staccarsi dalla sua pièce tanto che il film risulta statico e conserva una certa prolissità tipicamente teatrale nei dialoghi, come teatrale è la figura astratta del common man che impersona numerosi personaggi minori (il servo di Thomas More, il boia ecc.) e che con la sua ubiquità è il vero antagonista di Thomas More. La collaborazione con Lean riprese nel 1970 con la prima sceneggiatura originale di B., Ryan's daughter (La figlia di Ryan), un dramma d'amore e tradimenti, ambientato in un villaggio irlandese, in cui storie individuali s'intrecciano e si determinano a contatto con un'impietosa realtà sociale e politica. Nel 1972 esordì come regista con Lady Caroline Lamb (Peccato d'amore) interpretato dalla moglie, Sarah Miles, ottenendo però scarso successo. Colpito da emiplegia nel 1978, continuò tuttavia a lavorare, sebbene negli ultimi anni la sua produzione, per altro mai molto intensa, fosse già diminuita. Nel 1984 diede al regista Roger Donaldson la sceneggiatura di The Bounty (Il Bounty), cui aveva a lungo lavorato scrivendone anche due versioni per Lean, che non furono mai utilizzate (The lawbreakers e The long arm, rispettivamente un rifacimento e una continuazione della versione cinematografica del 1962, Mutiny on the Bounty, diretta da Lewis Milestone). Nel 1986 B. scrisse un'altra sceneggiatura originale, con la quale vinse il Golden Globe, The mission (Mission) di Roland Joffé, in cui affrontò ancora una volta ‒ con punte melodrammatiche ‒ il tema del rapporto dell'individuo con i propri principi; già posto con forza in A man for all seasons viene qui sviluppato in una situazione estrema dove sono messi a confronto non soltanto uomini con ideali di vita diversi, ma tradizioni culturali estranee l'una all'altra. Nel 1991 scrisse la sceneggiatura per il film televisivo Without warning: the James Brady story, adattamento del romanzo di M. Dickenson Thumbs up.
H. Ronald, Robert Bolt, London 1969.